Delitto del Circeo 1975: riesumato il corpo di Ghira
Saranno riesumati nelle prossime ore i resti di Andrea Ghira, l'unico dei tre giovani responsabili del cosiddetto massacro del Circeo, avvenuto nel settembre del 1975. L'accertamento, disposto dalla procura di Roma, arriva a dieci anni da una prima riesumazione con la quale gli inquirenti ritennero di aver finalmente individuato le spoglie di Ghira, che per decenni avrebbe latitato in Spagna, dove si era arruolato nella legione straniera.
La nuova riesumazione, stando a quanto si apprende in ambienti giudiziari, è stata disposta per comparare i campioni che verranno prelevati a breve con quelli già acquisiti nel 2005 anche dai famigliari di Ghira. Un'attività che, grazie a strumenti tecnologicamente più "raffinati" rispetto a quelli impiegati in passato, consentirà di ottenere una risposta definitiva sulla vicenda. I resti attribuiti a Ghira, furono scoperti nel cimitero di Melilla (enclave spagnola in nord Africa) sotto una lapide che riportava il nome di Maximo Testa De Andres. Oltre al legale della famiglia Lopez, avvocato Stefano Chiriatti, autore dell’esposto per la riesumazione accolto dai magistrati, sono in Spagna per l'accertamento la sua consulente genetica Marina Baldi e i professori Giuseppe Novelli e Giovanni Arcudi designati dalla procura. Ghira, insieme ad Angelo Izzo e Gianni Guido, il 30 settembre del 1975, in una villa al Circeo, violentò e uccise la diciannovenne Rosaria Lopez, mentre una seconda giovane -Donatella Colasanti- riuscì a salvarsi fingendosi morta.
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