Dell'Utri resta carcerato in carcere. “La detenzione non lede i diritti umani”
Dell'Utri, condannato per associazione mafiosa, è ricoverato al Campus Biomedico per un tumore alla prostata
Marcello Dell'Utri puo' restare in carcere.
Lo ha deciso il tribunale di sorveglianza di Roma che, per la terza volta nel giro di pochi mesi, ha bocciato il ricorso discusso sei giorni fa dai difensori dell'ex senatore di Forza Italia che chiedevano la sospensione della pena per gravi motivi di salute.Per i giudici, invece, "le attuali condizioni di detenzione di Dell'Utri non ledono i diritti umani".
L'ex parlamentare, che sta scontando una condanna a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, e' attualmente ricoverato, in regime di detenzione, presso il Campus Biomedico per un tumore alla prostata e sta effettuando un ciclo di radioterapia che si concludera' fra una settimana.
Il 18 aprile, secondo quanto annunciato dall'avvocato Alessandro de Federicis, Dell'Utri, che e' affetto anche da cardiopatia e diabete, fara' rientro a Rebibbia. I difensori di Dell'Utri, la scorsa udienza, avevano denunciano le condizioni in cui l'ex parlamentare si trova dallo scorso febbraio nella struttura sanitaria di Trigoria, piantonato da due agenti 24 ore al giorno e nell'impossibilita' di condurre una vita decente: "E' costretto a dormire con la luce in faccia - avevano osservato - e non puo' nemmeno aprire la finestra".
Lo stesso Dell'Utri aveva scritto una lettera consegnata al tribunale di sorveglianza nella quale chiedeva ai giudici di pronunciarsi sulla "compatibilità delle attuali condizioni di restrizione, in quanto le stesse non sono più procrastinabili e stanno determinando un evidente degrado delle mie condizioni fisiche e psichiche e pertanto necessita di essere trattata con la massima urgenza". Il tribunale non e' stato dello stesso avviso: il Campus Biomedico e' una struttura sanitaria in grado di fornire in modo adeguato le cure necessarie nel pieno rispetto dei diritti umani.