Roma
Derby Roma-Lazio, in 60 mila all'Olimpico. Rischio scontri: stadio blindato
Lo stadio aperto ai tifosi dalle ore 15.30: laziali a Ponte Milvio, romanisti a Ponte Duca D'Aosta. Vetro vietato
Derby Roma-Lazio blindato. Il Vicario della questura di Roma, Rossella Matarazzo, durante il tavolo tecnico svoltosi nel pomeriggio ha illustrato le misure di sicurezza per la stracittadina in programma allo stadio Olimpico domenica 26 gennaio, alle ore 18. Sessantamila gli spettatori attesi.
L’impianto sarà aperto al pubblico dalle 15.30, ma è prevista un’apertura anticipata in caso di un forte afflusso dei tifosi. I supporter delle due squadre sono invitati ad arrivare allo stadio secondo le direttrici tradizionali: Ponte Milvio per i laziali e Ponte Duca D’Aosta/Ponte della Musica per i romanisti. Previsto, cinque ore prima dell’evento, lo sgombero dei veicoli in sosta nel quadrilatero compreso tra lo stadio, lungotevere Maresciallo Diaz, via Antonino di San Giuliano e via Macchia della Farnesina.
Da tre ore prima dell’inizio dell’incontro e sino a due ore dopo il termine, nella zona dello stadio e nelle vie limitrofe sarà vietata la vendita per asporto di bevande contenute in bottiglie o contenitori di vetro, ad eccezione di generi alimentari di prima necessità esclusivamente in vetro, agli esercizi commerciali (alimentari bar pizzerie ristoranti). Vietato anche il trasporto di bottiglie e contenitori di vetro, ad eccezione di quelli contenenti generi alimentari di prima necessità confezionati esclusivamente in vetro. Per il controllo dell’applicazione dell’ordinanza “anti vetro”, nonché per contrastare i fenomeni del bagarinaggio, dei parcheggiatori e dei venditori abusivi, sarà presente una task force composta da Polizia di Stato, Guardia di finanza e Polizia Locale Roma Capitale, coordinata dal dirigente della Divisione polizia amministrativa della questura.
Il coordinamento sarà curato dal Centro per la gestione della sicurezza dell’evento, appositamente istituito presso la sala operativa della questura, composto, oltreché dalle forze dell’ordine, dai responsabili dell’Atac e del 118.