Roma

Detenuti “matti” per il teatro. Carcerati sul palco: l'arte diventa terapia

Sfruttare la potenza del teatro per riabilitare dal disagio mentale

Detenuti "matti" per il teatro. Uomini e donne degli istituti penitenziari di Civitavecchia salgono sul palco: l'arte diventa terapia.

 

Il teatro come forma di riabilitazione del disagio mentale, ma anche come strumento di prevenzione. È l'obiettivo del progetto "Fortezza", rivolto alla popolazione detenuta maschile e femminile della Casa circondariale e della Casa direclusione di Civitavecchia, attraverso la promozione generale del benessere psico-fisico.

"L'esperienza teatrale - sottolinea l'Asl Roma 4 in una nota - non svolge una semplice funzione ricreativa e di stimolo intellettuale, ma permette lo sfogo, la canalizzazione e la trasformazione in atti costruttivi di emozioni potenzialmente distruttive".

Il progetto è realizzato dall'associazione "Sangue Giusto", che dal 2008 si è specializzata in interventi artistico-formativi negli istituti penitenziari di Civitavecchia portando avanti laboratori teatrali, di canto popolare e di disegno epittura rivolti ai detenuti. I risultati di queste iniziative hannospinto l'Asl Rm4 ad approvare il progetto, fondato su una strettacollaborazione con l'area sanitaria specialistica (salute mentale e Serd)