Roma
Detenuto morto nel carcere Regina Coeli: la Procura di Roma apre un'inchiesta
Il 35enne si era suicidato in cella alcune settimane fa. I legali della famiglia: “Il giovane aveva subito violenze all’interno della casa circondariale”
Detenuto morto suicida a 35 anni nel carcere Regina Coeli: la Procura di Roma apre un'inchiesta. A sollecitare un intervento dei magistrati sono stati i familiari della vittima che non credono alla tesi del suicidio, così come è stata loro rappresentata.
Il procedimento è stato assegnato al pm Maria Rosaria Guglielmi che, recependo un'istanza presentata dagli avvocati Fabrizio Consiglio ed Eugenio Daidone, ha disposto l'autopsia il cui esito, assieme agli esami tossicologici, è atteso nelle prossime settimane.
“Vanno chiarite le circostanze, che riteniamo sospette, in cui è avvenuto il suicidio - spiegano i legali della famiglia -. Il giovane era caduto in un forte stato depressivo dopo avere denunciato, ai propri cari, le continue violenze subite all’interno della casa circondariale”.
Secondo gli stessi legali, "più volte e probabilmente per questi motivi, il ragazzo era stato spostato nei vari reparti del carcere di Regina Coeli: perché nessuno in cella si è accorto che si stava togliendo la vita? Se le condizioni psichiche erano compromesse perché non è stata disposta la sorveglianza a vista? Faremo tutto il possibile per chiarire la vicenda. La famiglia chiede verità".