Roma

Detenuto prende dottorato senza mai uscire di prigione. Record a Rebibbia

L'uomo è il primo ad aver conseguito il risultato senza esser mai uscito dal carcere

Rebibbia da record, detenuto prima si laurea e poi diventa dottore di ricerca in Sociologia.

 

E' l'incredibile storia di Alessandro L., in carcere dal 1995 ed attualmente detenuto al reparto G8 di Rebibbia. Dopo la laurea con lode in Sociologia all’Università La Sapienza nel gennaio del 2013, con la tesi “Il lavoro rende liberi. Etnografia del ‘mondo’ carcere”, Alessandro ha infatti deciso di sorprendere tutti.  L'uomo ha deciso di proseguire gli studi universitari accedendo al corso di dottorato di ricerca in Sociologia e scienze applicate, attivato dall’Università di Roma La Sapienza. Arrivanodo lo scorso 23 febbraio, alla discussione della dissertazione finale “Rieducazione, formazione e reinserimento sociale dei detenuti. Uno studio comparativo ed etnografico dei detenuti rientranti nella categoria ‘Alta sicurezza’ in Italia: percorsi di vita, aspettative e reti sociali di riferimento”.

Un risultato straordinario, che gli è valso anche i complimenti del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasi: “E’ davvero un bel traguardo. Se studiare all’interno del carcere è complicato – spiega Anastasia, che è anche docente universitario – seguire un corso di dottorato lo è ancora di più, per la reale difficoltà di accedere ad adeguati strumenti di ricerca. Complimenti ad Alessandro, quindi, che è riuscito a portare a termine un percorso così arduo con grande determinazione. Mi auguro che il risultato raggiunto possa rappresentare un’occasione di riflessione sul tema dell’accesso agli studi, a tutti i livelli, per le persone detenute. In questo senso – conclude il Garante – sarebbe certamente importante se l’amministrazione penitenziaria si attrezzasse per garantire agli studenti che intendono intraprendere un percorso formativo post laurea, idonei strumenti di studio e ricerca, anche informatici”.