Roma
Di Maio “è un buciardo”. Rifiuti a Roma prosegue la guerra M5S-Regione Lazio
Ennesima gaffe del vicepresidente della Camera sul caos a Roma, smentito dalle carte
Rifiuti a Roma: tra M5S e Regione Lazio (Pd) è una battaglia al giorno in una guerra senza confine che vede i romani unici sconfitti. “Buciardo”, espressione in romanesco con la quale la Regione Lazio e(e non il suo presidente o l'assessore Mauro Buschini) rispondo alle accuse del vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio che accusa proprio la Regione come unica responsabile dell'emergenza.
Dopo le puntate dei giorni scorsi, a sparare per primo è proprio Di Maio, forse poco informato dal Comune che tuona ai microfoni di Sky Tg-24: “"I danni li ha provocati la Regione di Zingaretti non autorizzando Ama ed Acea a sversare in alcuni impianti" del Lazio, ha spiegato l'esponente M5S esortando Pd e maggioranza a "non utilizzare Roma per dinamiche di politica nazionale. Non la si utilizzi per distogliere l'attenzione dal caso Boschi. Per quattro mesi non stata data risposta sembra per indisponibilità di un dirigente" della Regione, ha aggiunto di Maio "e questo lo sappiamo dalle carte". "Noi ci stiamo prendendo la responsabilità di rimettere a posto Roma dal primo giorno che abbiamo iniziato a governarla - ha continuato - ma sappiano i cittadini che qui c'è una Regione del Partito democratico che per quattro mesi non risponde su un'emergenza che poteva non essere emergenza".
Poco dopo è arrivata una risposta istituzionale perché a nome dell'Ente ma con frm e contenuti che non lasciano scampo a Di Majo, bollato come “Buciardo”. Scrive la Regione e riassume i fatti: “Il partito Cinque Stelle, oggi per voce di Di Maio, continua a fare gaffe e diffondere bugie. Per Acea infatti il procedimento è quasi concluso e la Regione, entro mercoledì, presenterà il parere sulla VIA. Di Maio dimentica però che l'impianto per poter funzionare ha bisogno anche di autorizzazione AIA, ma Acea non ha ancora presentato richiesta per averla, questione già sollevata e rilevata dall'assessore regionale ai Rifiuti, Mauro Buschini e comunicata all'assessore Pinuccia Montanari martedì 9 maggio. Si segnala, inoltre, che si tratta di un impianto che non si trova a Roma, ma a San Vittore del Lazio in provincia di Frosinone, ribadendo lo schema ripetuto in questi giorni: vogliono portare altri rifiuti nelle province”.
Confonde Roma con Frosinone
L'affondo finale non lascia spazio alle competenze di Di Maio su Roma: “Per quanto riguarda Ama è importante sottolineare che non ci sono richieste in atto se non quella per lo spostamento del tritovagliatore mobile ad Ostia presentata il 9 maggio, dunque in fase di istruttoria, come annunciato ieri in Consiglio regionale. I cinque stelle si assumano le proprie responsabilità e la smettano, come si dice a Roma, di fare "i buciardi". La Regione Lazio sta facendo di tutto per risolvere il problema rifiuti nella Capitale".
L'assessore spiega
Infine a chiudere l'accerchiamento su DI Maio è intervenuto l'assessore regionale Buschini a Radio Cusano: "Emergenza rifiuti a Roma? C'è una grande difficoltà nella raccolta e nello smaltimento, la città è sovraccarica, c'è un'emergenza strutturale, io la definirei una emergenza di breve periodo se il comune, come ci ha detto, riesce a rientrare nel giro di pochi giorni. E' un'emergenza facilmente prevedibile, noi l'avevamo prevista. Roma ha dei periodi di picchi di produzione, che capitano a ridosso del Natale e nelle vicinanze dell'estate, nel periodo che in realtà ancora deve venire. E poi ci sono dei picchi di produzione e dei rallentamenti di smaltimento nelle giornate di festa. Io avevo scritto al Comune prima di Pasqua, dicendo che ci sarebbero stati ponti molto ravvicinati e anche abbastanza lunghi. Avevamo consigliato di azionare il tritovagliatore mobile, autorizzato dalla Regione, che è un impianto pubblico di proprietà di Ama. Poteva essere una prima valvola di sfogo al sovraccarico che avrebbero avuto gli impianti. Quando l'ho proposto mi è stato detto di no. E' bene lavorare sulla raccolta differenziata e immaginare progetti rivoluzionari, ma bisogna gestire anche l'ordinario, fare in modo che le situazioni non precipitino. Il fatto che ci siano autorizzazioni sospese in Regione è una balla, una falsità".