Diabete, insulina addio: dal Campus Bio-medico arriva la pillola anti-zucchero
Il farmaco, efficace anche nel ridurre le ipoglicemie, sarà in commercio tra un anno
Campus Bio-medico, arriva la rivoluzione nel campo del diabete. Nasce il Sotagliflozin, farmaco salva-vita che abbassa lo zucchero nel sangue.
Una semplice pillola prima di colazione, efficace nel ridurre ipoglicemie, controllare la pressione arteriosa e soprattutto combattere le crisi diabetiche. È lo Sotagliflozin, l'ultima rivoluzione nel campo del diabete firmata Campus Biomedico. Una singola compressa, assumibile per via orale, si è rivelata infatti capace di tenere a bada il glucosio nel sangue, nonostante un minore apporto di insulina. Un dato significativo per la qualità della vita di pazienti cronici, che soffrono spesso, nonostante l’assunzione giornaliera dell’ormone, di sbalzi nei livelli glicemici. A far luce sull'innovativo farmaco, probabilmente in commercio tra un anno, il professor Paolo Pozzilli, Ordinario di Endocrinologia e Malattie Metaboliche presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma (UCBM). "La sperimentazione – spiega il docente – ha accertato che questo nuovo farmaco, che fa parte della classe dei cosiddetti inibitori del riassorbimento del glucosio a livello renale, consentendone l’eliminazione attraverso le urine, è in grado di ridurre il suo assorbimento anche a livello intestinale. I pazienti che hanno partecipato al trial clinico, grazie all’assunzione di questa compressa hanno registrato una significativa riduzione del fabbisogno insulinico e un notevole miglioramento nei livelli dell’emoglobina glicata, che è indice di buon controllo del metabolismo: in particolare, il farmaco è riuscito ad abbassare la loro glicemia e a mantenerla stabile nonostante, nel contempo, fosse stato ridotto loro l’apporto d’insulina”. “Questo – conlude Pozzilli – può significare un minor rischio di complicanze a lungo termine”. Ma non solo: il Sotagliflozin si è rivelato anche efficace nel ridurre le ipoglicemie, favorire la perdita di peso e controllare la pressione arteriosa nei soggetti in cui era elevata.