Roma

Diego Maradona prende a insulti Equitalia: il processo

La società "offesa" con le dichiarazioni del calciatore della primavera 2012

Finisce a Cassino il procedimento che vedeva coinvolti a Roma l'ex calciatore argentino Diego Armando Maradona e il suo difensore, l'avvocato Angelo Pisani, accusati di diffamazione per aver offeso la reputazione di Equitalia, con una serie di dichiarazioni rese tra il maggio e il giugno del 2012.

Il giudice del Tribunale monocratico di Roma, Francesca Giordano, accogliendo un'eccezione della difesa, si e' dichiarato incompetente per territorio e ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura presso il tribunale di Cassino: è nella città ciociara, infatti, che si stampa il giornale 'La Voce delle Voci' che riportò per primo un'intervista all'ex 'Pibe de Oro' che, riferendosi a quel contenzioso fiscale che lo vede da anni in 'guerra' con l'erario per un presunto debito tributario pari a quasi 40 milioni di euro, lamento' "di essere vittima di una strumentale persecuzione da parte di Equitalia sulla base di documentazione falsa e di procedure irregolari che lo aveva portato vicino a gesti irreparabili, come accaduto ad altre persone".
Parole che gli avvocati Emilio Ricci ed Antonella Follieri, costituiti parte civile per conto di Equitalia spa ed Equitalia sud, hanno sempre considerato lesive della reputazione oltre che gratuite "aver alimentato anche quel clima di aggressione che si è creato attorno all'Ente culminato con una serie di gravi attentati ai danni della dirigenza e del personale".