Digitale, una rivoluzione fallita in nome del consenso. Giovanni Manca
“Il digitale arranca perché per la politica il primo problema è sempre stato il consenso. Quello che conta è lasciare il proprio nome in gazzetta ufficiale a scapito della reale bontà e applicabilità delle norme”.
A dirlo ad Affaritaliani.it è Giovanni Manca presidente dell'Associazione Nazionale per Operatori e Responsabili della Conservazione Digitale oggi a Roma al Dig.Eat 2017, l'evento annuale promosso da Anorc in cui i professionisti del settore si confrontano sullo stato dell'arte dell'Agenda Digitale italiana.
“Oggi esiste solo lo Spid perché la spinta politica va in questo senso – spiega Manca – poi arriverà la carta d'identità elettronica che era stata pensata dopo l'11 settembre ma non è mai stato seguito un principio di sana managerialità nel processo. Abbiamo impiegato 12 anni per fare una cosa che all'epoca sembrava di importanza impellente”.