Roma
"Dignità per noi precarie". Maestre si arrampicano sui ponteggi
Un gruppo di precarie dei nidi e delle scuole dell’infanzia del Comune di Roma si è arrampicato sulle impalcature in piazza Madonna di Loreto, nei pressi del Campidoglio, per protestare contro la condizione lavorativa che stanno vivendo ormai da troppi anni.
Nella giornata mondiale dei diritti e della dignità delle donne, le lavoratrici, sostenute dall’USB, intendono così denunciare l’attacco su tutti i fronti alle loro esistenze precarie. "Da un lato il limite della reiterazione dei contratti oltre i 36 mesi, che scadrà a giugno; dall’altro le politiche di cessione dei nidi ai privati e delle scuole allo stato contenute nel DUP presentato dal Commissario Tronca; da ultimo, il nuovo modello organizzativo dei nidi e delle scuole comunali, che impone un aumento dei carichi di lavoro e della flessibilità oraria del personale di ruolo per poter coprire le assenze e quindi limitare al massimo il ricorso al personale supplente. Tutto ciò sta rendendo impossibile mantenere alti i livelli di qualità di questi servizi e sta esasperando le lavoratrici e l’utenza.
"L’USB chiede che il Governo, la Regione Lazio e Roma Capitale si impegnino innanzi tutto a garantire la continuità lavorativa del precariato, attraverso una deroga alla reiterazione dei contratti oltre i 36 mesi, e ad attivare percorsi che garantiscano l’assunzione di tutte coloro che sono inserite nelle graduatorie pubbliche per assunzione e per supplenze.
L’USB invita tutte le lavoratrici, i genitori, le realtà sociali e sindacali a portare sostegno alla lotta di educatrici e maestre e chiede alle forze politiche di collaborare per garantire stabilità a tutti i precari della pubblica amministrazione, a partire dalle educatrici dei nidi e delle scuole dell’infanzia della capitale, patrimonio da salvaguardare e non da dismettere".
Una delegazione dell’Usb ha incontrato Franco Michetti, coordinatore dello staff del sub commissario al Personale, Iolanda Rolli, il quale ha riconosciuto il problema di oltre 5.000 lavoratici precarie a rischio perdita del posto di lavoro. Una preoccupazione non solo occupazionale, ma che riguarda la stessa prosecuzione del servizio. Michetti - continua la nota - ha inoltre evidenziato come i vincoli imposti dal Governo in materia di assunzioni da parte dell’amministrazione comunale impedisca la copertura dei servizi educativi e scolastici, evidenziando la necessità di un piano straordinario, in deroga alle norme che impediscono le assunzioni nelle amministrazioni pubbliche. Anche alla luce di questo ultimo incontro con il funzionario di Roma Capitale, l’Usb ha ribadito la sua richiesta di un incontro al ministro della P.A. Marianna Madia".