Roma
Dimissioni Marino, è sfida al Pd. Cattoi: "La verifica in Consiglio"
Nessuna dimissione del sindaco. A far tremare il Pd e il Comune di Roma è la fedelissima di Marino, Alessandra Cattoi che, in un'intervista a Sky Tg24 dice chiaramente che il sindaco andrà in aula per una conta. Una "verifica" con la quale chiederà di partiti che lo hanno sinora appoggiata di decidere sulla sua sorte.
Il Pd di Renzi e di Orfini è dunque nell'angolo. Dopo aver deciso che l'esperienza Marino è finita, ora dovra occuparsi con i suoi consiglieri di far cadere la tagliola sulla testa del sindaco e prendersi tutta la responsabilità che ne consegue. Anche se alle prossime elezioni alla pattuglia che ha superato indenne l'onda di Mafia Capitale è stata promessa la rielezione. Meglio, la ricandidatura.
Ecco allora il Cattoi-pensiero che ha rimpolpato il "tormentone Marino" e che apre scenari difficili sul futuro della sinistra romana chiamata ad una responsabilità e con l'incubo che il chirurgo possa ripresentarsi con una sua lista.
LA VERIFICA IN CONSIGLIO. "Il sindaco si prende 20 giorni per riflettere e per fare le verifiche perche' questo e' quello che dice la legge. La legge dice 'guarda sindaco stai facendo una cosa gravissima perche' i cittadini ti hanno eletto' quindi 20 giorni sono sacrosanti, le verifiche devono essere fatte: questa è la democrazia. Poi la maggioranza dirà i motivi, che fino all'altro giorno erano gli scontrini adesso non lo sono più. Quindi ci saranno altri motivi. Una verifica e un confronto è giusto e auspicabile".
IL RAPPORTO CON LA CITTA'. "Qualcuno in queste settimane, ma anche prima ha visto manifesti con 'Marino vattene' o manifestazioni in giro per la città? Io ho visto il contrario. Questo scollamento tra città e sindaco tutto da dimostrare".
I PROBLEMI DELLA GIUNTA. "Non nego che questa amministrazione abbia avuto dei problemi. Ci siamo concentrati sui conti del Campidoglio abbiamo aggiustato un debito di 800 milioni e forse in quel momento ci siamo dimenticati dei servizi. Lo ammetto. Si è pensato più ai conti di Atac che a fare circolare meglio gli autobus. Un'autocritica va fatta".
LA VERITA' NON E' UNA STRATEGIA. Non ci sono strategie dietro le quinte. C'è volontà molto chiara che è stata affermata prima con la visita del sindaco in Procura e poi con la conferenza stampa di ristabilire un po' la verita'".
PRIMA ERANO LE SPESE ORA LA POLITICA. "Perche' oggi si parla di politica finalmente ma fino a una settimana fa si diceva che il sindaco aveva dovuto dare le dimissioni perché c'erano delle cose molto strane sulle sue spese di rappresentanza. Non e' vero, non ci sono cose strane sulle spese di rappresentanza. C'e' una crisi che é tutta politica". "Perche' la politica ha isolato marino? E' di questo che dovremmo parlare. E' una risposta che va data ai cittadini romani che hanno eletto liberamente un sindaco. Un problema di confronto va fatto non solo in contesto politico ma in un contesto cittadino"
LISTA MARINO. "Dovremmo chiedere a lui se avrà voglia di continuare la sua esperienza politica o no. In questo momento penso sia prematuro".