Roma

Dipendenti Ama furbetti, pieni di benzina con le carte aziendali: la truffa

Alcuni netturbini avrebbero sfruttato le carte carburante Ama addebitando all’azienda il costo di rifornimenti mai avvenuti. Raggi: “I colpevoli pagheranno”

Dipendenti Ama furbetti, la truffa: sfruttato le carte carburante a loro disposizione addebitando all’azienda il costo di rifornimenti mai avvenuti o non utilizzati per ragioni di lavoro. Venti netturbini romani a rischio licenziamento.

 

Ad annunciarlo è stato il sindaco Virginia Raggi con un solito post Facebook: "Transazioni ravvicinate, rifornimenti di mezzi aziendali che risultavano parcheggiati: una serie di indizi che hanno fatto emergere movimenti sospetti. Si tratta di episodi che, se confermati, risulterebbero intollerabili. Un vero e proprio schiaffo in faccia ai tanti dipendenti che lavorano onestamente. E non solo: questi 'furbetti', se così fosse, avrebbero direttamente dalle tasche dei romani".

"Tutto questo sarebbe inaccettabile - prosegue Raggi - e deve essere chiaro che chi sbaglia paga. Qualche tempo fa, infatti, avevamo ‘beccato’ un dipendente che rubava gasolio dai serbatoi aziendali. Era stato denunciato, sospeso e sanzionato. Adesso sono 20 i dipendenti di Ama sui quali sono in corso delle verifiche interne. State certi che eventuali colpevoli pagheranno anche questa volta. Non possiamo tollerare che poche mele marce inquinino il lavoro portato avanti da tanti lavoratori onesti".