Dipendenti pubblici contro Zalone: "Basta risate, protesta con noi"
di Alberto Berlini
Sono andati al cinema a vedere il film campione di incassi ma non hanno riso, anzi a loro l'ironia di Checco Zalone è rimasta indigesta. Sono migliaia i concorsisti che dopo aver visto sbeffeggiare sul grande schermo i lavoratori della pubblica amministrazione hanno deciso di rivolgere un appello pubblico al comico barese. “Ridere dell'inefficienza della burocrazia non basta”, racconta ad Affaritaliani.it Valeria della Valle, portavoce dei partecipanti al Concorsone indetto dal Comune di Roma. Lo hanno chiamato “Concorsone” perché la selezione indetta dal Campidoglio nel 2010 aveva coinvolto davvero mezza città. Ventidue classi di concorso, 300mila candidati che via via erano stati scremati: in migliaia idonei rischiano di vedere il sogno di un posto di lavoro svanire insieme a quelle graduatorie annullate con un colpo di spugna.
Se infatti a fronte di circa 1950 vincitori, il progetto di immissioni del Comune di Roma prevede l'assunzione di 241 figure per il 2014, 188 figure per il 2015 e 188 per il 2016. “Inoltre – protesta Valeria - le graduatorie degli idonei non saranno prorogate, si preferisce spendere soldi in nuovi concorsi in futuro, mentre la pubblica amministrazione fa la solita figura sul grande schermo, incapaci di stare al passo col tempo ma certo, perchè noi vincitori non possiamo accedervi. Io stessa, vincitrice come istruttore amministrativo e idonea per un posto di funzionario di comunicazione probabilmente non vedrò mai la possibilità di lavorare in Campidoglio. Hanno preferito stabilizzare precari assunti da agenzie interinali che non hanno vinto neppure il concorso”.
La rabbia degli idonei è una bomba ad orologeria che il tempo non sembra disinnescare. Scenderanno in piazza anche nel 2016, promette Valeria “e chissà se insieme a noi ci sarà anche Zalone, anzi, a lui facciamo un appello. Scendi in strada e lotta insieme a noi”.