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Roma
Diritti Lgbt: famiglia, comunità civile e mondo del lavoro. La storia a teatro

La storia dei diritti LGBT* viene ripercorsa nell’opera realizzata da Ipazia Production di Donatella Busini: “Asterisc* (IL)LEGALE” di Emiliano Metalli, in scena al Teatro Porta Portese di Roma dal 19 al 21 ottobre, nell'ambito di “Civilmente”, la rassegna dedicata ai temi civili delle discriminazioni e dei pregiudizi.

“Asterisc* (IL)LEGALE” è un viaggio collettivo e al tempo stesso individuale, un dialogo introspettivo di voci, appena accompagnate dalla musica e dalla luce, tra soggetti la cui identità è fluida e non può essere categorizzata. Alle singole difficoltà di autodeterminazione si aggiungono quelle sociali, politiche, legali, rispetto alle quali la lotta di voler “essere e basta” non è ancora finita. 

In scena Roberto Brega, Bruno Petrosino, Orazio Rotolo Schifone e Mauro Toscanelli che firma anche la regia, indagheranno insieme il nostro passato per far chiarezza sul nostro presente, attraverso letture autentiche partendo da Platone a Harvey Milk, da Catullo a Pier Paolo Pasolini, da Dante a Sandro Penna e Monique Wittig.

L'identità, fin dal tempo antico, è stata una ricerca ricca di stazioni intermedie, punti di arrivo mai definitivi. Sembra però che oggi si siano moltiplicate le possibilità, per ciascun individuo, di “essere” ciò che desidera e sente nel profondo, plasmando un Io personale, unico e infinito, non necessariamente coincidente con quello assegnato dalla “Natura” (si legga “Cultura”).

L'apparenza di una società “aperta” e accogliente verso l'espressione individuale, che l'arte, la letteratura e il cinema spesso contribuiscono a diffondere, rischia di minimizzare i pericoli che si nascondono ancora durante il percorso di autodeterminazione. Il carcere o il linciaggio, in molti Paesi del mondo, non sono mai stati eliminati o limitati dall'ordinamento legislativo. 

La famiglia, la comunità civile e il mondo del lavoro possono ancora costituire, persino nell'Occidente evoluto, nemici silenziosi e aggressivi.  Resta allora un'altra partita aperta, determinante per l'individuo: quella con la Legge, che non sempre è uguale per tutt*. Manifestare se stess*, “uscire allo scoperto”, vivere la vita secondo le proprie scelte può costare caro, quando la Legge non costituisce una tutela adeguata. Peggio ancora, quando la Legge si fa ostacolo o muro o fossato. 

Per questo la Lotta per la Libertà non è ancora finita. Per questo dobbiamo seguitare a dialogare, porre domande, cercare un confronto costante con quello che accade intorno a noi.  Da Platone a Harvey Milk, da Catullo a Pier Paolo Pasolini, da Dante a Sandro Penna e Monique Wittig, indagheremo insieme il nostro passato per chiarire il nostro presente.

“CIVILMENTE”, ideata dal Teatro Porta Portese di Roma, è una rassegna di temi civili giunta alla quarta edizione, in scena sui temi delle discriminazioni e dei pregiudizi; delle differenze di orientamento sessuale e delle identità di genere; della violenza sulle donne; del razzismo, oltre che dello sfruttamento sul lavoro; dell’ambiente depauperato, del bullismo, delle violenze sempre crescenti. La rassegna nasce per portare in primo piano – attraverso il mezzo teatrale e dello spettacolo dal vivo - il bisogno, fondamentale per lo sviluppo dell’umanità - di raggiungere in ogni angolo del Mondo, parità di diritti e libertà civili per tutte le persone. Nella rassegna, prevista da ottobre 2020 a giugno 2021, in programma una serie di spettacoli inediti ai quali si uniranno concerti con immagini e poesia, presentazioni di libri e convegni in occasione delle Giornate mondiali dei diritti umani, dei migranti e dei rifugiati, della Festa internazionale della Donna. 

Lo spettacolo “Asterisc* (IL)LEGALE” si svolgerà dal 19 al 21 ottobre con due repliche quotidiane (ore 19.00 e ore 21.00) nel rispetto delle misure di sicurezza e distanziamento sociale, nell’osservanza delle disposizioni per la prevenzione, il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.

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