Roma

Disabile dimenticato, la beffa: “Io, invalido, senza reddito di cittadinanza"

Invalido totale, ma senza diritto a reddito di cittadinanza o pensione. La storia di Emanuele

Invalido totale, ma dimenticato dallo Stato. Lasciato senza reddito di cittadinanza e aumento della pensione, deve sopravvivere con 280 euro.

 

È la storia di Emanuele Pillone, un 40enne, tagliato fuori dal reddito di cittadinanza perché vive ancora con i suoi genitori e il reddito del nucleo familiare non rientra nei limiti: "Mi sono informato al Caf e non mi spetta né il reddito di cittadinanza, né l’aumento della pensione di disabilità - racconta ai microfoni di Radio Cusano Campus - Però io col reddito di cittadinanza avrei potuto essere autonomo e andare a vivere da solo”.

Ma non solo, problemi e lungaggini Emanuele ne ha riscontrati anche in quelli che dovrebbero essere i normali tempi di rinnovo della patente per i disabili. “Lo scorso 11 dicembre sono andato alla Asl per rinnovare la patente, perché il rinnovo della patente per disabili si fa alla Asl –ha raccontato Pilloni-  Mi hanno chiesto come al solito il certificato per l’epilessia e stranamente mi hanno chiesto anche il campo visivo che non c’entrava niente dato che non ho mai avuto problemi di vista. La cosa strana però è che nel frattempo mi hanno sospeso la patente, quindi ho dovuto fare le visite utilizzando taxi o facendomi accompagnare da amici. Mi hanno dato un appuntamento a 6 mesi con la mutua, però pagando lo stesso medico nel privato te lo danno in 3 giorni. Praticamente da dicembre ho riavuto la patente solo qualche giorno fa, spendendo in totale oltre 500 euro. Io mi sono sentito discriminato e l’ultima volta ho dovuto discutere col neurologo perché non ho mai commesso un reato, non sono mai stato fermato in stato di ebbrezza, che vuole lo Stato italiano da me? È una follia”.