Roma

Disturbo da gioco d'azzardo: nella Regione Lazio l'assistenza è insufficiente

La ricerca Eurispes “Gioco pubblico e dipendenze nel Lazio”: 691 soggetti con patologia seguiti su oltre 16mila presi in carico dai servizi pubblici

Disturbo da gioco d'azzardo e dipendenze: nella Regione Lazio l'assistenza ai malati è insufficiente. A sentenziarlo è l'Eurispes con la ricerca “Gioco pubblico e dipendenze del Lazio” che evidenzia:691 soggetti con patologia seguiti su oltre 16mila presi in carico dai servizi pubblici.

 

“Dei 16.822 soggetti presi in carico dai SerD, i servizi pubblici per le dipendenze patologiche del sistema sanitario pubblico, 13.060 sono dipendenti da droghe, 2.887 da alcol, 691 sono soggetti con disturbo da gioco d'azzardo (Dga), 184 hanno altre dipendenza patologiche. Dunque, per ogni paziente con Dga preso in carico, ve ne sono 4,18 per alcol, 18,9 per droghe. Questi dati inducono a ritenere assai scarsa la capacità delle strutture pubbliche di intercettare i giocatori che, una volta diagnosticati in quanto affetti da Dga, devono essere curati secondo il protocollo disposto dai Lea del 2017". E' quanto emerge dal rapporto Eurispes “Gioco pubblico e dipendenze nel Lazio', realizzato attraverso le attività del suo Osservatorio su Giochi, Legalità e Patologie.

I dati del Lazio "per altro verso, suggeriscono che l'allarme sociale intorno alle dipendenze da gioco sia eccessivo, o quanto meno, sovrastimato rispetto a quello che dovrebbe essere espresso relativamente ad altre e più incidenti dipendenze - prosegue il report - Si segnala, inoltre, che le 'nuove dipendenze' (da internet, da social network, da smartphone, da videogioco, o quelle dei disturbi alimentari) non sembrano entrare nel radar dei SerD. I presi in carico per Dga nelle strutture del Lazio rappresentano il 5,3% del dato nazionale: una percentuale che, riparametrata al dato complessivo dei residenti (circa 6 milioni su circa 60 milioni) attesta una scarsa efficacia della risposta socio-sanitaria della Regione".

Secondo l'Eurispes il comportamento prevalente (poco meno del 60%), "è relativo al gioco attraverso apparecchi Awp, dispositivi elettronici che erogano vincite in denaro, e videolottery (Vlt). Da segnalare un aumento nella platea dei nuovi presi in carico in relazione all'area delle scommesse e del gioco attraverso internet. Più del 30% gioca tutti i giorni - evidenzia il report - Considerando che dichiarare il ricorso ai circuiti illegali rappresenta una sorta di auto-denuncia, è comunque significativo che il 15% dei soggetti presi in carico ammetta di utilizzare circuiti di gioco illegale. Interessante il dato che riguarda i fallimenti terapeutici: il 23% degli utenti totali che soffrono di Dga abbandona la terapia, contro il 14% per i pazienti dei SerD in trattamento per alcol e l'8% di dipendenti da droghe.

Per Alberto Baldazzi, vice direttore della ricerca dell'Eurispes, "volendo trarre un bilancio complessivo dell'attività dei SerD del Lazio, non si può che prendere atto che sia quantitativamente, sia qualitativamente, essa risulta insufficiente. Forse è per questo, in una anche non dichiarata consapevolezza dei limiti dell'offerta socio-sanitaria, che le autorità regionali nelle scorse settimane nell'ambito dell'illustrazione del nuovo Piano Sociale hanno privilegiato una comunicazione incentrata proprio intorno alla lotta al Dga”.