Roma
Diversità e libertà, sfila il Roma Pride. Quindici carri, la Giunta segue a piedi
"Liberiamoci". Con questo slogan il Coordinamento Roma Pride ha lanciato l'edizione 2015 della parata dell'orgoglio Lgbtqi, che il 13 giugno sfilerà per le strade di Roma. La manifestazione sarà preceduta dal Pride Park, un programma di esibizioni, incontri, spettacoli, intrattenimento e ristorazione che prenderà avvio questa domenica fino al 12 giugno alla Città dell'Altra Economia, all'ex Mattatoio di Testaccio.
Altri eventi saranno invece 'extra park', in altri luoghi "per un'offerta che si apre a tutta la città", ha spiegato Andrea Maccarone, presidente del Circolo Mario Mieli e portavoce del Roma Pride. "Quello di quest'anno sará un Pride diverso, che guarda anche all'estero, alle situazioni fuori dall'Italia, come la Russia, chi è costretto a migrare. Per questo siamo contenti di passare da piazza Vittorio, il cuore dell'Esquilino, piazza simbolo dell'inclusione e delle differenze", ha detto Maccarone, che ha spiegato il "documento politico" della manifestazione, che si basa su identità, diversità, libertà, laicità, eguaglianza e attualità.
SFILATA DA RECORD. I carri in parata saranno 15, cinque in più dello scorso. Ci saranno, tra gli altri, un bus inglese del coordinamento Roma Pride, il carro della Cgil, quello Acea, quello dei taxi, del centro sociale Acrobax e del Gay Center. La parata del 13 giugno partirà da piazza della Repubblica alle 16 e 30, e sfilerà per piazza dei Cinqucento, via Cavour, piazza dell'Esquilino, via Liberiana, piazza Santa Maria Maggiore, via Merulana, via dello Statuto, piazza Vittorio Emanuele, viale Manzoni, via Labicana, Colosseo fino a piazza Venezia.
"Questo paese per la prima volta sta affrontando un dibattito sul tema delle coppie gay, attraverso una norma inadeguata e insufficiente che è in discussione al senato - ha detto Maccarone - Diciamo a Renzi che forse è ora davvero di cambiare verso. Vogliamo leggi di vera uguaglianza. I diritti dei cittadini sono una priorità, Roma ha dato un segnale importante al paese". "Tutta l'amministrazione di Roma Capitale si riconosce in queste rivendicazioni - ha spiegato Alessandra Cattoi, assessore al Patrimonio, Politiche UE, Comunicazione e Pari Opportunità - Abbiamo fatto tante cose, atti molto forti e simbolici che hanno un po' alterato gli equilibri del parlamento che era titubante sul tema". E poi ha annunciato che "Ci sarà il sindaco, la giunta, il consiglio comunale e i presidenti dei Municipi, tutti i rappresentanti dell'amministrazione dietro uno striscione istituzionale di Roma Capitale con il nostro logo".