Roma
Divino Amore preso d'assalto: fedeli a raccolta per la Giornata del malato
La diocesi di Roma anticipa di due giorni la festa: domenica 9 febbraio al santuario sull'Ardeatina momenti di preghiera e messa con il vicario De Donatis
Santuario del Divino Amore preso d'assalto dai fedeli della diocesi di Roma: domenica 9 febbraio tutti a raccolta per la Giornata diocesana del malato, organizzata quest'anno con due giorni d'anticipo dal Centro diocesano per la pastorale sanitaria con l’Opera romana pellegrinaggi e l’Unitalsi.
La Giornata mondiale del malato viene celebrata di norma ogni anno l’11 febbraio, memoria liturgica della Madonna di Lourdes, ma la diocesi di Roma, in questo 2020, l'ha anticipata a domenica 9 febbraio. Un appuntamento per tutti gli ammalati, i loro familiari, i volontari, i medici, gli operatori sanitari, in modo tale che la ricorrenza dell’11 venga celebrata invece dalle singole parrocchie e comunità.
I fedeli sono attesi per le ore 15.30, quando prenderà il via un momento di preghiera e testimonianze guidato dal vescovo delegato per la Pastorale sanitaria nella diocesi di Roma, monsignorPaolo Ricciardi, nel ricordo di san Giovanni Paolo II, nel centenario della sua nascita. Seguirà quindi, alle ore 16, la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis. Dopo la Messa, dal Santuario Nuovo partirà una fiaccolata fino al Santuario Antico. Uno schema che si ripeterà la seconda domenica di ogni mese, da marzo fino a giugno, sempre al Santuario mariano di Castel di Leva: sarà infatti istituita una speciale Messa per i malati a cui seguirà la processione.
“Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro” (Mt 11,28). Questo il tema della ventottesima Giornata mondiale del malato, che «ci fa immaginare lo sguardo di Gesù sull’umanità ferita, sui tanti malati che la folla portava a lui affinché li guarisse», dice il vescovo Ricciardi. «E rientra perfettamente nel tema diocesano di quest’anno, incentrato sull’ascolto del grido dei poveri e dei sofferenti, degli ammalati. Ma nel messaggio di Papa Francesco per la Giornata – prosegue – c’è anche l’invito a farci noi stessi consolazione per gli altri, a far sì che le nostre ferite divengano delle “feritoie” attraverso le quali guardare alle sofferenze del prossimo. Solo se consolati da Cristo possiamo essere noi stessi consolazione per gli altri».
La Giornata mondiale del malato fu istituita il 13 maggio 1992 da san Giovanni Paolo II, «testimone di fede anche nella malattia», sottolinea il presule, che ricorda il prossimo pellegrinaggio in Polonia sulle orme di Karol Wojtyla, in programma in primavera, organizzato dal Centro diocesano con l’Opera romana pellegrinaggi. «San Giovanni Paolo II – afferma monsignor Ricciardi – ha dato un forte contributo con la vita e con il ministero petrino a questo ambito così delicato e prezioso, per la Chiesa e la società tutta. Continua ad essere presente in modo efficace con la sua intercessione». L’attenzione ai sofferenti è costante da parte della diocesi di Roma, attraverso il Centro per la pastorale sanitaria: «Dall’inizio di quest’anno pastorale ha preso il via, nella nostra diocesi, la Giornata mensile del malato – ricorda il vescovo –, da celebrare l’11 di ogni mese con una Messa e una preghiera particolare per i malati nelle parrocchie e negli ospedali».
La celebrazione di domenica al Divino Amore sarà trasmessa in diretta su Telepace (canale 73 e 214 in hd, 515 su Sky) e in streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma. La Santa Messa verrà seguita anche dai degenti della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS attraverso il circuito televisivo interno.