Roma
Dopo Raggi: la Lega scalda Francesco Giro. Seggio Gentiloni, zero candidati
In bilico tra Forza Italia e la Lega, il nome del senatore Giro sempre più accreditato nello scacchiere del centrodestra come candidato sindaco di Roma
di Fabio Carosi
Elezioni Roma: la Lega di Salvini ha trovato il suo candidato per il Campidoglio: a sorpresa spunta il nome del senatore Francesco Giro, da poche ore transitato da Forza Italia e ora “berlusconiano di rito salviniano”.
Romano, 56 anni, viene dalla Democrazia Cristiana come collaboratore di Alberto Michelini, è considerato uno dei fedelissimi di Berlusconi e del berlusconismo e la sua parabola politica tocca il punto più alto quando diviene sottosegretario ai Beni Culturali e “apre” una stagione di grande attenzione da parte del Governo di Silvio per il patrimonio di Roma.
Dopo l'uscita da Forza Italia, preannunciata da polemiche velate e ben mascherata come “scelta di campo”, “perché Matteo Salvini è il continuatore dell'opera di Berlusconi”, Giro è il nome che è più circolato negli ambienti leghisiti, dopo il No di Giorgia Meloni all'ipotesi Campidoglio, che ha lasciato scoperta la casella che teoricamente dovrebbe toccare al partito di Matteo Salvini.
E Giro si sarebbe messo a disposizione di un progetto che vedrebbe una “seconda linea” con esperienza politica ma mai “bruciato” dalle competizioni elettorali. E sul nome di Giro, il centrodestra romano pare pronto a convergere: scontato il via libera della Lega, anche Fdi nelle due anime dei meloniani e dei “Gabbiani” di Fabio Rampelli, avrebbe dato l'assenso di massima, riservandosi di valutare giorno per giorno le diverse trappole sul cammino di Virginia Raggi, nella speranza che non arrivi a fine mandato. Speranza vana, perché tecnicamente se la Raggi dovesse arrivare indenne a primavera e superare lo scoglio dello Stadio della Roma e della discarica di Monte Carnevale, è scontata la sopravvivenza sino al 2021.
Dotato di grande intuito politico, gradito ai salotti e agli ambienti cattolici per via del fratello Mario Giro, ma con minima esperienza amministrativa sul campo, Francesco Giro verrebbe affiancato da un vicesindaco operativo di Fratelli d'Italia con la delega all'operatività. L'ultimo anello per chiudere il cerchio nel centrodestra, il candidato alla successione di Nicola Zingaretti. Ma qui siamo ancora di fronte al vuoto assoluto. Così come non sono neanche iniziate le trattative per il rinnovo del seggio lasciato libero da Paolo Gentiloni nel collegio uninominale di Roma Centro. La data del primo marzo è alle porte ma né Lega né Fratelli d'Italia hanno svelato il nome di quello che dovrebbe essere il primo candidato unico del nuovo corso. Identico scenario per il rinnovo della presidenza dell'XI Municipio, dove il 5 Stelle è caduto miseramente.
La replica di Giro: "Non sono candidato a nulla"
"Un noto e uno dei più diffusi quotidiani italiani on line offre, in queste ore, ai propri lettori una ricostruzione che mi riguarda semplicemente fantascientifica. Non sono candidato a nulla, men che meno alla guida del Campidoglio. Inoltre non sono transitato da Forza Italia alla Lega. Sto vivendo un disagio politico che ho ben illustrato al mio presidente Silvio Berlusconi. Ora per me la priorità è certamente la questione romana, la sfida per Roma 2021, quando finalmente ai romani sarà data la possibilità di dare il benservito al peggiore Sindaco della storia di Roma. Darò in questo senso - e come sempre è accaduto nel passato - il mio contributo a Forza Italia e ai suoi alleati, la Lega, oggi primo partito in città ad una incollatura dal Pd e Fratelli d’Italia. Tutto qui. Nulla di più e nulla di meno".