Draghi condanna Raggi e gli altri sindaci all'ordinaria amministrazione - Affaritaliani.it

Roma

Draghi condanna Raggi e gli altri sindaci all'ordinaria amministrazione

La denuncia di Bernaudo: "Primi cittadini scaduti, commissariare le città. Non possono farsi la campagna elettorale a spese del contribuente"

Draghi condanna Raggi e gli altri sindaci all'ordinaria amministrazione: nei comuni in cui il voto sia slittato si ravvisa la vacatio, per la quali i primi cittadini possono compiere atti limitati.

E' stato l'unico a non smettere un attimo di protestare per lo slittamento, annunciato da tempo, delle prossime elezioni amministrative. L'altro giorno, quando la notizia del rinvio a ottobre è diventata ufficiale, il candidato sindaco di Roma per Liberisti italiani Andrea Bernaudo ha rincarato la dose, commentando: bene, allora i primi cittadini delle città che andranno alle urne in ritardo, a cominciare da Virginia Raggi, sono scaduti e il governo dovrebbe nominare dei commissari al posto loro fino al voto.

"Il commissariamento dei comuni che scadono il 15 Aprile non è solo una proposta, è un atto dovuto. - ha detto - Si dovrebbe fare per tutti, noi lo esigiamo almeno per le grandi città. Non possiamo consentire a sindaci scaduti di farsi la campagna elettorale a spese dei contribuenti". E in effetti dal punto di vista politico la critica ha senso: basti pensare a come la Raggi stia onorando la tradizione pre-elettorale di promettere assunzioni e cantieri a destra e a manca, interessandosi anche del Recovery Plan. 

Dal punto di vista giuridico, la situazione è leggermente diversa: non c'è l'obbligo di commissariamento, ma i sindaci dei quali è stata prolungata la scadenza, se non diventano pericolosi come lo yogurt sottoposto ad analogo trattamento, sono però in qualche modo "dimezzati". Come canone giuridico si può ravvisare infatti la vacatio: ossia il periodo che passa tra lo scadere del mandato di un sindaco e il subentro del successore. L’uscente resta in carica (non è quindi abusivo), ma con poteri limitati a compiere solo atti di ordinaria amministrazione.