Roma
Droga e armi tra i loculi del cimitero del Verano: scoperte 110 mila dosi
Marmista nascondeva droga e armi nei loculi del Verano. La Polizia arresta un italiano e sequestra circa 110.000 dosi di cocaina e una pistola
Droga e armi, nascoste tra i loculi del cimitero monumentale de Il Verano. Qui la Mobile di Roma, ha scoperto un deposito che conteneva una pistola e 110 dosi di cocaina.
Nel pomeriggio di mercoledì, una pattuglia dei Falchi, in zona San Lorenzo, ha notato un’auto transitare a grande velocità nel piazzale antistante al cimitero del Verano, dileguandosi all’interno dello stesso. Insospettiti, i poliziotti hanno seguito l’auto iniziando un appostamento discreto. Dopo una lunga attesa, gli agenti, notato che l’autovettura, anziché abbandonare il luogo, ha fatto di nuovo ingresso all’interno, andando a parcheggiare nell’area del “Colle del Pincetto”, l’area più antica e monumentale del cimitero posta a ridosso della Basilica di San Lorenzo fuori le mura.
Gli investigatori hanno iniziato il pedinamento dell’autista dall’autovettura sospetta. Seguendo le collaudate strategie operative, gli agenti della Polizia di Stato hanno notato l’uomo entrare in alcune cappelle funerarie. All’interno di una di esse, servendosi di una scala, si è avvicinato a un loculo, risultato poi momentaneamente inutilizzato, iniziando ad armeggiare per rimuovere la pietra di chiusura.
Gli investigatori sono intervenuti bloccandolo e scoprendo il contenuto celato dietro la lapide. All’interno alcuni contenitori di plastica contenenti diversi involucri di cocaina, per un peso complessivo di gr. 1092 e che immesse sul mercato equivalgono a circa 110.000 dosi, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente.
A poca distanza dal loculo perquisito, gli agenti ne hanno notato subito dopo un altro, chiuso con le stesse modalità del primo, nel quale è stata invece trovata una scatola in cartone contenente una pistola di provenienza furtiva ed un caricatore rifornito di cartucce calibro 9 x 21.
L’uomo identificato per G.D., quarantaduenne romano, marmista di professione, è stato tratto in arresto in flagranza per la detenzione dell’ingente quantitativo di stupefacente, nonché per la ricettazione e la detenzione illegale dell’arma e del munizionamento, e associato presso la casa circondariale di Regina Coeli.