Roma
Droga, è allarme rosso nel Lazio per il consumo giovanile: medici in campo
Nel Lazio aumentato i ragazzi che fanno uso di droghe leggere con un drastico incremento del fenomeno dell'eroina
Nel Lazio aumentato i ragazzi che fanno uso di droghe leggere con un "drastico incremento del fenomeno che, mentre per gli oppiacei (prevalentemente eroina) resta sostanzialmente invariato, per cannabis, cocaina e alcol fa segnare valori oltre quella che può essere considerata una semplice soglia di allarme".
A fare il punto con l'Adnkronos Salute è Antonio Bolognese, responsabile scientifico della Commissione dell'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Roma e responsabile scientifico del convegno "Dipendenze giovanili: dimensione del fenomeno e strategie di prevenzione per un corretto stile di vita".
Il contrasto alle dipendenze
L'Ordine dei Medici di Roma scende in campo. I dati citati da Genovese arrivano dal Programma regionale di valutazione degli Esiti degli interventi sanitari nel 2023. "Serve una prevenzione sulle fasce precoci della popolazione giovanile, già dalla fascia 9-16 anni perché è lì che si inizia a provare le droghe leggere, l'acol e il fumo. Per questo abbiamo fatto e stiamo facendo dei corsi nelle scuole, formando dei giovani a parlare con i coetanei dei rischi legati alle dipendenze", aggiunge Bolognese. Ad oggi l'iniziativa dell'Omceo Roma ha coinvolto 2.741 studenti, 134 allievi dei circoli sportivi della Capitale, 419 genitori di studenti e allievi, 228 insegnanti e allenatori.
I medici
"I medici sono una sentinella e come Ordine cerchiamo di aprirci alla comunità e ai giovani per fare un lavoro di tutela della salute del futuro cittadino - conclude Antonio Magi, presidente dell'Omceo Roma - Abbiamo iniziato in alcune scuole romane e cerchiamo di coinvolgere sempre più ragazzi nella comunicazione dei rischi delle droghe, ma anche della ludopatia e dell'abuso dei sociale e del web".