Roma

“È arrivata la droga”: fuochi d'artificio a Tor Bella Monaca. Il segnale

Ecco cosa si celava dietro ai ricorrenti fuochi di “Torbella”: così i boss dello spaccio avvisavano piccoli pusher e clienti dell'arrivo dei carichi di droga

Un nuovo modo per avvisare Roma che Tor Bella Monaca è stata rifornita di droga: niente telefonate così da evitare intercettazioni telefoniche tra boss dello spaccio romani, piccoli pusher locali e clienti ma fuochi d'artificio in stile Capodanno in modo tale da avvisare in un solo colpo tutta la città che lo stupefacente è arrivato.

 

Niente sfarzose feste di compleanno quindi dietro i ricorrenti fuochi di “Torbella”, ma un segnale di fumo 2.0 per cercare di passare inosservati alle forze dell'ordine in costante appostamento in quel di via dell'Archeologia e dintorni. I capi della piazza, la più ricca e frequentata di Roma insieme a quella di San Basilio, a mezzanotte in punto davano via ai fuochi artificiali come nei più classici compleanni napoletani: nel silenzio della notte il rumore dei fuochi era così udibile in quasi ogni angolo della città.

Tor Bella Monaca voleva confermarsi come regina dello spaccio romano e, con questa tecnica, riusciva ad informare non solo i clienti in astinenza che la piazza era stata rifornita ma anche i piccoli pusher “di quartiere”, quelli che popolano i parchetti romani dove i giovani, spesso minori, acquistano piccole dose di marijuana per sballarsi con gli amici. Torbella infatti è considerato dagli “addetti ai lavori” come il vero supermarker della droga, il mercato all'ingrosso dei pusher romani.