Roma

Ecco la vera periferia di Roma. Suburra? “Solo fiction. La realtà è un'altra”

La periferia di Roma nel film di Valerio Nicolosi “Bia”

di Valentina Renzopaoli

Spaccio, disoccupazione, prostituzione, analfabetismo. Dal Tufello a San Basilio, da Tor Bella Monaca a Torre Angela, da Primavalle al Trullo, al Laurentino fino a Vigne Nuove: le periferie di Roma sono sotto ricatto sociale. E la speranza si è spenta.


A raccontare la “vera realtà” dei sobborghi, degli angoli dimenticati, dei lembi di terra ricordati solo quando c'è qualcuno che spara o che si ammazza, è Valerio Nicolosi, filmmaker e fotoreporter romano cresciuto tra Val Melaina e il Tufello. Trentatrenne free lance “emigratro” a Bruxelles, ha raccontato la sua Roma in un cortometraggio che sta raccogliendo consensi e premi in giro per l'Europa.

“Bia” racconta la storia della periferia romana a cavallo tra gli anni '90 e i primi 2000. La crudezza delle scene di vita quotidiana rappresentate nel corto sono le stesse vissute dal regista e da coloro che nei sobborghi imparano a sopravvivere perché spesso non c’è una facile via d’uscita.

Il corto, quasi un documentario per l'aderenza quasi carnale alla realtà, verrà riproiettato giovedì 7 dicembre alle ore 19 al Csa Astra di via Capraia.
“Ho raccontato la gente che conosco, le storie sono simili a quelle delle persone che ho sconosciuto durante la mia adolescenza. L'obiettivo era mostrare la verità senza spettacolarizzazione. Altro che Suburra o Gomorra. La realtà è questa qua e al momento non c'è speranza”, dice Valerio. Nessuna speranza? “Al momento non vedo prospettive. Roma assomiglia sempre più a Scampia, ci sono nuove piazze di spaccio, c'è un ritorno drammatico alluso dell'eroina”.
Il regista racconta: “Ho conosciuto i quartieri più poveri di Bruxelles, quelli di Lille, le banlieue di Parigi, New York e Chicago. Ogni situazione era a se stante anche se i problemi sono spesso simili. Ho il piacere di fare un lavoro che può raccontare queste realtà e io a differenza delle dichiarazioni che ho riportato vorrei mettere al centro di tutto solo una parola: dignità. Perché nel racconto quotidiano che si fa di questi luoghi la dignità non c'è (quasi) mai. Si parla di luoghi come se non ci fossero delle persone, luoghi in cui bisogna mettere in campo una "Reconquista" come se dalll'altra parte della barricata ci fossero i mori. Le periferie sono un mondo complesso, articolato, "pieno di specchi" ha scritto ieri un mio amico. Ogni angolo è a se stante e quando lo giri si apre un altro mondo, altre dinamiche, altre regole”.

La storia

Tratto dal libro “Bar(n)Out” di Paolo Verticchio, “Bia” racconta la storia di cinque personaggi che si intrecciano a doppia mandata tra loro in un contesto arido e feroce, dove la vita chiede sempre il conto. Dove non piange quasi nessuno e la speranza è soltanto un piccolo mucchio di polvere scura tenuta tra le bollette da pagare.
Bia, la protagonista del cortometraggio, non è nata nella periferia romana ma vi si è dovuta adattare. E’ stata costretta a trovare un modo per viverci al meglio perché racchiudeva tutto il suo mondo quando è rimasta orfana. È tenace e innamorata, ma si ritroverà a fare i conti con un degrado che non le appartiene, che la fagocita e che lei fa suo. Arriverà addirittura a sentirsi in colpa per il disagio che la circonda e intraprenderà strade impervie e pericolose per trovare una soluzione che possa salvare più esistenze. La dipendenza dall'eroina di Mel, suo compagno di vita, le bollette da pagare, il rischio di sfratto e la luce in fondo al tunnel che si spegne come una candela sfiatata. Bia cercherà e troverà la forza di combattere e reagire, ma la vita spesso presenta un colto più salato di ciò che ci aspettiamo.

I premi

“Bar(n)Out duepuntoniente”, opera prima di Valerio Nicolosi,  ha vinto il Feel the Reel IFF nella categoria “Miglior Film” e “Miglior Attrice”, nomination per la Regia e per la Colonna >Sonora nello stesso festival, nomination per il Montaggio al Bucharest ShortCut CineFest, Menzione Speciale al Canada's Yes! Let's Make a Movie Film Festival e finalista allo SHORT to the Point, Bucharest Film Awards, StoneFair IFF e al The Mediterranean Film Festival, Roma Cinema Doc, Social World Film Festival, New York Short Film Tuesday.