Eco X di Pomezia, diossina e pm10 ora nei limiti. Arpa: “Basta allarmismi”
Arpa Lazio: “Situazione da non sottovalutare ma basta allarmismi”
Diossine alle stelle nei giorni dell'incendio nel raggio di cento metri dallo stabilimento, ma ora si registra un ritorno alla normalità, pm10 rientrati entro la soglia di sforamento già dal 10 maggio, nessuna dispersione di filamenti di amianto.
A quasi venti giorni dall'incendio che ha distrutto lo stabilimento di stoccaggio di rifiuti Eco X di Pomezia, il direttore generale dell'Arpa Lazio, Marco Lupo, ha il punto della situazione, audito nel corso della commissione parlamentare ecomafie, dove ha riferito in merito ai rilievi sulla qualità dell'aria a Pomezia.
Sul rischio esposizione da amianto spiega: "Per quanto riguarda l'amianto abbiamo collaborato a stretto contatto con le Asl e in particolare con l'Asl Roma 6. L'amianto è competenza del centro regionale Amianto della Asl di Viterbo che ha rilevato presenza amianto nell'impianto ma non la dispersione di filamenti nell'aria".
Pm10 nella norma dopo il rogo
Per quanto riguarda le "Pm10 nelle immediate vicinanze all'incendio abbiamo rilevato un valore superiore al limite di 50 micro grammi per metro cubo nella giornata del 5 maggio, valore che si è ridotto nel giorno successivo e ha toccato il picco di 373 microgrammi per metrocubo alla domenica successiva. I valori dei primi giorni, venerdì e sabato, sono superiori al limite giornaliero ma uguali a valori che registriamo in una giornata critica invernale a Roma o nella Valle del Sacco a Frosinone". Il direttore Lupo ha aggiunto che per quanto riguarda il campione raccolto "a Pomezia tra il 10 e il 18 maggio, non abbiamo mai rilevato superamenti del limite giornaliero, tranne il 12 maggio ma si tratta di un incremento legato alle polveri sahariane e che è stato registrato in tutta la Regione" mentre in riferimento alle "centraline di Aprilia, Latina, Cinecittà e Ciampino i valori non hanno registrato anomalie. Questo ci fa dire che il fenomeno è stato circoscritto a 100-200 mt dall'incendio", ha concluso Lupo.
Diossine oltre i limiti ma situazione tornata nella normalità
"Per quanto riguarda Ipa, Pcb e Diossine i valori sono particolarmente elevati di Pcb e Diossine nei giorni 5 e 6 maggio nelle immediate vicinanze dell'incendio: abbiamo rilevato un valore di 77,5 micro grammi per metro cubo di diossine e 394 picogrammi per metrocubo per i Pcb. Il valore rilevato molto alto è registrato a 100 mt dall'incendio".
"Mentre per quanto riguarda il Benzopirene, Ipa, abbiamo registrato - ha aggiunto - nei giorni del 5 e 6 maggio 9,1 nanogrammi per metrocubo a fronte di un limite giornaliero di 1 nanogrammo per metrocubo. Nei giorni successivi le diossine sono passate da 77,5 nanogrammi per metrocubo del 5 e 6 maggio a 4,4 del 13 e 14 maggio. È evidente che c'è stato un ritorno alla normalità".
Rispetto ad altri campionatori "Su Pomezia non sono state registrate anomalie per quanto riguarda la rilevazione di diossine, Pcb e benzopirene. Così come a Cinecittà e Ciampino, dove il 5 e 6 maggio abbiamo registrato valori nella norma in linea con i parametri Oms", ha sottolineato Lupo per poi spiegare che sono in corso "campionamenti sulle aree verdi" per verificare lo sversamento di solventi e che dai primi dati disponibili e relativi ad Aprilia "i valori sono inferiori al limite consentito".
Lupo: “Basta allarmismi”
"Il fenomeno non deve essere sottovalutato, le diossine sono pericolose quando entrano nella catena alimentare ma obiettivamente non credo ci sia il caso di fare allarmismi".
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