Roma
Economia di guerra, torna l’incubo usura. Cittadini sempre più indebitati
L'associazione Codici lancia l'allarme: "Non rivolgetevi agli usurai per disperazione"
Guerra in Ucraina e Covid fanno crollare l'economia mondiale e, di conseguenza, aumentano le persone in difficoltà economica. L'associazione Codici lancia l'allarme: "Sempre più cittadini e imprenditori sono pieni di debiti, attenzione agli usurai".
La crisi economica non allenta la sua morsa anzi, con il caro bollette, la situazione si fa sempre più difficile. Lo dimostrano le ricerche e gli studi condotti nell’ultimo periodo, da cui emerge un quadro drammatico, confermato anche dalle segnalazioni, praticamente incessanti, che giungono agli sportelli dell’associazione Codici.
Codici: "Richieste di aiuto per sovraindebitamento in aumento"
Il Segretario Nazionale di Codici, Ivano Giacomelli, ha lanciato l'allarme: “Le richieste di aiuto per casi di sovraindebitamento sono in aumento e parliamo sia di privati cittadini che di imprenditori. Purtroppo, la crisi incalza e sempre più soggetti finiscono per essere schiacciati dai debiti. Gli aspetti che preoccupano e su cui vogliamo richiamare l’attenzione, sono in particolare due. Il primo riguarda il rischio legato a situazioni del genere. Non sempre si riesce a mantenere la lucidità, anzi spesso subentra un senso di profonda sfiducia e anche di disperazione. È in casi del genere, quando non si vede la luce in fondo al tunnel, che è facile cadere in errore, rivolgendosi alle persone sbagliate".
L'appello di Codici: "Attenzione agli usurai"
Negli ultimi tempi quello che preoccupa maggiormente è anche il conseguenziale ritorno degli usurai. A parlarne sempre il segretario Giacomelli: "Parliamo degli usurai, che piombano come avvoltoi su chi è in difficoltà economica. Propongono inizialmente un prestito da amico, come fosse un semplice favore, poi subentrano gli interessi, le richieste di soldi si fanno sempre più insistenti e magari si arriva anche alle minacce, se non addirittura alle aggressioni fisiche. Una volta catturata la preda, non la mollano più e non è facile liberarsene. Qui si inserisce la seconda riflessione. Gli strumenti per rialzarsi ci sono, ma non tutti li conoscono. Ci riferiamo alle possibilità offerte dalla legge 3 del 2012. Grazie a questa norma è possibile risolvere situazioni che sembrano disperate. È per questo che diciamo di non abbattersi e di non perdere le speranze. Comprendiamo lo sconforto di chi si trova sommerso dai debiti, ma bisogna mantenere la lucidità, chiedere aiuto, rivolgendosi ad esperti e restando nel campo della legalità. Una volta studiato il caso e verificata la documentazione, sarà possibile individuare il percorso per risollevarsi”.