Roma
Edilizia: mancano 600mila addetti qualificati. Imprese costrette al subappalto
Angelo Marinelli, amministratore di Cam Spa, lancia l'allarme: il settore edilizio è in crisi perché mancano lavoratori qualificati
Emergenza per il settore dell'edilizia: mancano 600mila addetti qualificati, come tecnici, carpentieri e geometri, spariti in 10 anni. Alcune grandi imprese sono costrette a ricorrere al subappalto pur di avere queste figure nei cantieri. A lanciare l'allarme sulla base dei dati di Eurispes è Angelo Marinelli, amministratore di Cam Spa.
"Paradossale dover lamentare la mancanza di lavoratori in un periodo in cui aumentava l'occupazione nel nostro settore, ma è così" dice Marinelli.
Mancano gli addetti
Il settore negli ultimi anni si stava risollevando grazie ai tanti incentivi varati dai Governi che si sono succeduti. Grazie agli aiuti, dopo anni di incertezze, l'occupazione nel mondo dell'edilizia è aumentata dell'8%. Questo ha portato a un'esplosione della domanda, una domanda che però non trova un'offerta sufficiente: sono 600mila gli addetti qualificati mancanti. Si stima inoltre che la domanda nei prossimi anni aumenterà almeno di altre 265mila unità. La mancanza di manodopera specializzata, insieme all'aumento del costo delle materie prime, rischiano di mandare in crisi il settore.
Le parole di Marinelli
“Stiamo tamponando un'altra emergenza del settore delle costruzioni - dice Marinelli - è un grande paradosso annoverare tra le cause che stanno compromettendo la crescita del settore proprio l’assenza di manodopera in un periodo in cui l’occupazione nel settore era data in crescita e, come dimostrano le indicazioni fornite dalle associazioni di categoria, c’era ancora spazio per altre assunzioni. Servono corsi di formazione nell’immediato per immettere sul mercato lavoratori specializzati, che sappiano percorrere sia le ‘vecchie’ che le nuove vie del mondo delle costruzioni, sempre più orientate al progresso tecnologico e alla sostenibilità".