Roma
Editori in guerra per amore dei libri. Il Lazio guida la carica dei "lillipuziani"
di Patrizio J. Macci
"Per amore dei libri", questo è lo slogan scelto dalla quattordicesima edizione della Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria al Palazzo dei Congressi dell'Eur che si terrà a Roma dal 4 all'8 dicembre. I libri degli editori "piccoli e medi" ma agguerriti, dinamici e attenti alle nicchie di mercato atterrrano nello scenario che ricorda un quadro di De Chirico.
È una fiera che si apre all'ombra della fusione tra i due più grandi gruppi editoriali italiani (Mondadori e Rcs), tema che verrà discusso anche negli incontri a tema della manifestazione.
Il Centro Italia si afferma come superstar, ben 183 editori sul totale di 337 provengono dal Centro Italia. Il Lazio batte tutti i record con 146 editori: da solo supera il totale raggiunto dal Nord e dal Sud comprese le Isole (147 editori).
Come sempre, uno spazio di primo piano nel cartellone della fiera è occupato dagli autori stranieri, che appartengono alle due categorie verso cui si concentra l'attività internazionale degli editori indipendenti: le grandi promesse presentate in esclusiva al pubblico italiano e i classici contemporanei che per qualche ragione non erano ancora stati tradotti nel nostro Paese. Quest'ultimo è il caso di Annie Ernaux, protagonista di due incontri con il pubblico e guida della folta pattuglia di autrici e autori francofoni che quest'anno sfilano a Più libri più liberi (in collaborazione con Ambassade de France en Italie/Institut français d'Italie): scrittrici di talento come Stéphanie Hochet e Cécile Coulon, autori provenienti da altri paesi ma che in lingua francese hanno scritto le loro opere e raggiunto riconoscimenti internazionali, come il congolese Alain Mabanckou. Dalla letteratura si passa alla politica internazionale e alla sociologia rispettivamente negli incontri Stato Islamico: l'Europa è in guerra? con Bernard Guetta e Italia e Francia due democrazie in crisi. Quali rimedi? con Marc Lazar (a cura di Gigi Riva dell’Espresso). Ma non si parla solo francese nelle sale della fiera: la diversità geografica, linguistica e culturale dell'Europa sarà rappresentata dal danese Morten Brask, dal giallista tedesco Friedrich Ani e dall’autrice e giornalista irlandese Natasha Fennell.
La presenza italiana non è da meno. Grandi autori e artisti del panorama nazionale partecipano a Più libri più liberi 2015 in una serie di appuntamenti studiati tanto per valorizzare la natura dei rispettivi progetti creativi, quanto per coinvolgere i visitatori con una varietà di esperienze e linguaggi diversi. Erri De Luca, protagonista suo malgrado delle recenti cronache giudiziarie, proporrà un discorso sulla libertà di parola (Le parole non si processano, si liberano), Andrea Camilleri – amico affezionato della fiera – incontra il pubblico in un appuntamento speciale, Massimo Carlotto si presenta sia nelle vesti di romanziere che di curatore della collana editoriale Sabot/Age, mentre sul fronte dei reading Paolo Poli leggerà pagine de I Promessi Sposi e Ascanio Celestini sarà alle prese con La freccia azzurra di Gianni Rodari. A Più libri più liberi sono presentati tra gli altri i nuovi lavori di Giorgio Agamben, Marco Balzano (Premio Campiello 2015), Caterina Bonvicini, Giuseppe Culicchia, Giancarlo De Cataldo, Marcello Fois, Raffaele La Capria, Tommaso Pincio, sempre alla presenza degli autori. Tra gli altri, Niccolò Ammaniti, Goffredo Fofi, Nicola Lagioia, Dacia Maraini, Francesco Piccolo). Prima del "Giubileo straordinario della Misericordia", si spera quindi in un giubileo della cultura che possa almeno replicare i cinquantamila accessi dello scorso anno.