Roma

Elettore seriale beffa Salvini. Voti multipli, gazebi da ridere. LE FOTO

Il "sistema Milano", quella propensione lombarda a fare le cose per bene, crolla sotto i colpi della battaglia politica. E le Primarie di Matteo Salvini e della Lista "Noi con Salvini", finiscono per diventare una classica romanella.
Novelli Pasquini, alcuni romani hanno documentato il voto doppio e triplo che apre un interrogativo inquietante sulla "precisione scientifica" del metodo con il quale il leader leghista ha interrogato i romani e diffuso via social e comunicati ai media, la sfilata di vip che sin sono alternati per due giorni con la manina nelle urne delle 14 "postazioni da voto" sparse per la città.
Il dossier fotografico che affaritaliani.it pubblica è stato realizzato proprio tra sabato e domenica scorsa e mostra senza timore di smentita come l'organizzazione del voto sia stata gestita bel oltre il "carattere condominiale". Tre persone hanno fatto visita nei luoghi "del culto leghista" e hanno votato e rivoltato più volte nello stesso seggio e poi si sono spostati per dare ancora una volta la loro opinione sul candidato ideale a sindaco per il centrodestra.
Viale Marconi, viale Europa, piazza dei Navigatori, via Appia, via Tuscolana e Ponte Milvio: ciascuno dei gazebo è stato "violato" e deriso dalle stesse persone che hanno votato e rivotato sempre la stessa persona e che di buon'ora lunedì mattina hanno inviato il "kit" che burla la Lega Nord ad affaritaliani.it.
E che dirà ora Matteo Salvini. L'annuncio del buon esito delle consultazioni, con l'anticipo dei risultati e la "vittoria" quasi scontata di Alfio Marchini, seguita da Pivetti, Storace e Bertolaso, gridata ai quattro venti dalla Camera dei Deputati, fa sorridere di fronte allo "scherzo da preti" giocato dagli anonimi con la passione per i gazebo.
E se il "modello Roma", quella terribile satira che non risparmia da sempre politici e potenti, dovesse trovare emuli anche nelle altre città dove Salvini ha promesso di bandire le "primarie", sarebbe una bella grana politica.
A fronte della "pasquinata", un'autentica imboscata elettorale, fanno sorridere le dichiarazioni del leader leghista: "I romani hanno voglia di esprimersi, se lo vogliamo fare anche in altre città, sono contentissimo. Se ci interessa vincere non faccio un passo indietro, ne faccio 5. Se si trova una sintesi. I romani - ha continuato - vogliono un centrodestra unito, vogliono un confronto serio. In 15 mila sono venuti ai nostri gazebo, dividendosi. Ora mettiamoci di fronte a un tavolo, scegliamo una via unitaria e vinciamo".  Quindicimila? A vedere le immagini, si potrebbe anche parlare di un "elettore seriale". Ne sarebbero bastati una decina per far finire tutto in burla.