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Roma
Elezioni 2018. Fiumicino, Montino raddoppia con l'incubo del processo

di Fabio Carosi

Per Esterino Montino l'inizio fu il Sindacato Braccianti. Poi il Pc dal 1966, quindi Diesse e ora Pd.

Settant'anni suonati, tutti o quasi passati a fare politica a sinistra e un sogno: altri 5 anni di mandato come sindaco di Fiumicino per chiudere in bellezza (forse) con 75 candeline e un record ineguagliabile di presenze e incarichi.

Esterino Montino da Maccarese, l'uomo che non è mai sceso dal trattore e che ha fatto il giro di tutte le poltrone, dal Consiglio Regionale al Senato, per poi scegliere la exit strategy del Comune che gli ha dato i natali, ci riprova più determinato che mai come solo un professionista della politica potrebbe fare.

Fiumicino a dispetto di chi lo vede come il luogo dove vanno a pranzo la domenica i romani in realtà è una gallina dalle uova d'oro. C'é l'Aeroporto di Roma Leonardo Da Vinci e la porta sud d'Europa. C'è il polo agricolo di Maccarese, il porto con 6mila barche e poi i 24 chilometri di costa divorati dall'erosione che però ospitano frazioni come Fregene che si considera una sorta di enclave di Roma. Insomma, tra terreni agricoli che vorrebbero cambiare destinazioni d'uso e realtà industriali, è tra i Comuni che andranno al voto a giugno che più solleticano gli appetiti e che hanno anche le maggiori potenzialità di sviluppo. Ed è intorno all'aeroporto e ai suoi servizi che gli appetiti potrebbero diventare addirittura famelici, perpetrando quel consumo di suolo che solo la pianura di Fiumicino ormai può permettersi.

Per uno che si vanta sorridendo di aver visto “Come un gatto in tangenziale“, il capolavoro del duo Cortellesi-Albanese e di precisare che lui non va a Capalbio come accade nel film in alternativa alla sabbia nera di Coccia di Morto, ma “Io vivo a Capalbio”, l'ipotesi della “doppietta comunale” suona come un'apoteosi politica che può essere “guastata” solo dalle truppe cammellate dei suoi avversari che si chiamano centrodestra di Baccini, De Vecchis-Lega, Casapound e Cinque Stelle.

A proposito di 5 Stelle, afferma fiero: “La presenza sul territorio è una deriva nazionale ma sono sicuro che ci sia una differenza rispetto al dato politico legata al giudizio degli elettori, anche perché il prossimo 10 giugno è il giorno in cui si misura il gradimento di 5 anni di lavoro”. Così Esterino da Maccarese è convinto di farcela: “La scorsa legislatura non era in programma una mia candidatura ma sono stato chiamato dai militanti locali e poi ce l'ho fatta”. Poi ostenta sicurezza: “Intanto penso di essere confermato, poi sono 40 anni che tutte le volte che mi sono presentato sono stato eletto”.

La chiacchierata col sindaco uscente si svolge in un'atmosfera reloaded delle storiche Feste dell'Unità. Per organizzare l'appuntamento del prossimo 10 giugno lo staff sembra non aver badato a spese e ha noleggiato come comitato elettorale un parco vista Ponte del 2 giugno con annesso parco-giochi per bambini, annesso bar-ufficio e annesso spazio convegni-dibattiti dove la polvere della carbonella copre a tratti il prato. Intorno ai contenitori per la differenziata spuntano cicche di sigarette e resti di panini con la classica salsiccia, quella che quando brucia emana un odore di grasso che impregna gli abiti e rende l'aria pesante. Un tuffo nel passato del Pci dove si mangia, si beve e si parla di politica, in una selva di roll-up colorati che ricordano ai visitatori l'obiettivo #completiamolopera iniziato nel 2013. Uno ad uno i totem con annesso faccione ricordano le cose fatte nei 5 anni di governo, a partire dal suo orgoglio che sintetizza con due numeri: ”Il recupero dell'evasione di Tari e Imu e la chiusura del contenzioso con la società Adr per l'hotel Hilton che ha portato nelle casse del Comune 8 milioni e 300 mila euro già versati. In totale fanno 17 mln di soldi che sono stati recuperati”. Verrebbe quasi voglia di chiedere alla società Aeroporti di Roma come ha digerito la tassa sull'albergo...

Allora Montino, chi teme di più tra 5 Stelle, Casapound, De Vecchis (Lega) e Baccini?

“Dico solo il peggiore: Casapound”.

Accordi possibili per un eventuale secondo turno?

“La mia battaglia è per chiudere al primo turno, accordi.... no”.

Senta sindaco, come già accaduto nel 2013, anche in questa elezioni potrebbe pesare il suo rinvio a giudizio con l'accusa di abuso d'ufficio, truffa e peculato in riferimento alla vicenda delle spese con i fondi regionali del Pd. E l'udienza arriverà a luglio a sindaco già eletto. E' un fatto che potrebbe inficiare #completiamolopera?

“Ormai sono passati 6 anni. L'errore del Gruppo regionale fu a suo tempo quello di pubblicare i bilanci in perfetta trasparenza. Diciamo che aspetto con fiducia l'esito”.

Non si sente ostaggio di questo processo, ovviamente ostaggio politico?

“Nella prima campagna elettorale l'inchiesta era pendente e sono stato eletto. Direi che anche questa volta non ha un peso politico”.

Visto che gli accordi pre-intrervista prevedono la pubblicazione integrale dei suoi materiali e una domanda a piacere, si accomodi tranquillamente. Si faccia una domanda e si dia una risposta...

“Nessuna domanda ma un augurio: mi auguro che faccia un bel pezzo. Auspico che lei si confermi il serio professionista che è sempre stato”.

Alcune informazioni di servizio sul candidato a sindaco Esterino Montino. Secondo l'ultima denuncia dei redditi pubblicata sul sito internet del Comune, è titolare di quote di due società che gli hanno garantito un reddito superiore ai 120 mila euro. Produttore di olio e di vino nella sua tenuta agricola di Capalbio, giura che ha vietato ai figli di commercializzare i suoi prodotti toscani nei negozi e nei ristoranti del territorio. Lo staff del sindaco non è stato in grado di quantificare il budget previsto per la campagna elettorale. E' sostenuto da 7 liste civiche.

Per garantire la pubblicazione dei materiali, ecco il link al sito del candidato dove però manca ancora il programma: http://www.esterinomontino.it/

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