Roma
Elezioni 2018, Pd-M5S: la fedelissima di Renzi contro il grillino imprenditore
Ai microfoni di Radio Centro Suono Sport si sfidano Bonaccorsi e De Toma
Elezioni 2018, negli studi di Radio Centro Suono Sport si accende la sfida tra i partiti. A un giorno di distanza dalla chiusura del Tavolo per Roma da parte del ministro Calenda, infuriato col sindaco Raggi “arrogante e incompetente”, a contendersi il microfono sono proprio due esponenti di Pd e M5S: Lorenza Bonaccorsi e Massimiliano De Toma.
Lunga esperienza politica e attuale deputato in quota Pd, Bonaccorsi è una renziana doc: “In questi 5 anni in parlamento, il Pd ha fatto un lavoro molto importante per il Paese. Ricordiamoci da dove partivamo nel 2013: spread alle stelle ed eravamo a un passo dal default come la Grecia. Abbiamo riportato la crescita in Italia: il segno del Pil era meno, adesso è più. Abbiamo fatto un lavoro serio, basta mettere in fila tutte le riforme che sono state fatte per accorgersene: dagli 80 euro in busta paga, all'abolizione di Imu e Tasi sulla prima casa, abbiamo raggiunto il record per il recupero dell'evasione arrivato a 21 miliardi”.
Tra le riforme targate Pd, anche il contestatissimo canone Rai in bolletta: “Lo abbiamo messo in bolletta proprio per combattere l'evasione che era altissima, oltre il 30%. Però bisogna ricordare che prima partiva da 130 euro, noi lo abbiamo ridotto a 90 euro. Non intendiamo abolirlo, è una fake news. Il Pd nel programma scrive: pagare meno per pagare tutti. Più la gente lo paga più si può ridurre e contiamo di poterlo abbassare ancora”.
Riguardo al bisticcio Calenda-Raggi sulla pelle dei romani, Bonaccorsi è lapidaria: “É evidente l'incapacità amministrativa di questa sindaca e di questa giunta. Calenda col governo si è messo a disposizione per aiutare la città: ci tiene a Roma come tutti noi romani e non vuole che vada alla deriva. Ha messo sul tavolo dei soldi e la sindaca ci ha sputato sopra”, ha affermato ai microfoni di Radio Centro Suono Sport.
Il candidato De Toma, quota M5S, ha ovviamente un parere differente sul sindaco di Roma, ma da buon imprenditore, non è di manica larga nei voti. “La sindaca stessa si è data un 7, direi che mi sembra un voto appropriato riguardo alla gestione della città. Dal punto di vista dei commercianti però, le diamo una sufficienza. Roma è di sicuro una città difficile da governare e la sindaca si sta impegnando per cambiare le cose anche insieme all'assessore Adriano Meloni”.
E per il candidato alla Camera M5S De Toma, la questione del commercio è anche legata a quella dell'immigrazione: “Non nascondo di essere un po' preoccupato dall'immigrazione cinese e dalla concorrenza sleale che fanno certi prodotti immessi sul nostro mercato – ha dichiarato De Toma – Bisogna aumentare la sicurezza, io sono preoccupato per le insegne che si spengono e questo succede nelle periferie ma anche in centro. L'economia reale non sta andando bene. Le attività commerciali devono essere più tutelate, anche dalle forze dell'ordine. Bisogna fare rete per uscire da questa difficoltà”.