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Roma
Elezioni 2018, rivolta avvocati: il presidente dell'Ordine al Senato con M5S

di Diana Maltagliati

 

Elezioni 2018, il M5S candida al Senato il Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Roma Mauro Vaglio ed è subito polemica.

 

La rivolta degli avvocati non si è fatta attendere: tra i grandi nomi presentati da Luigi Di Maio al Tempio di Adriano, quello di Vaglio ha fatto scalpore proprio per la carica già ricoperta all'interno dell'Ordine, ma non solo.
Circa 25mila persone si sono viste recapitare sul proprio indirizzo di posta elettronica personale la conferma della candidatura pentastellata di Vaglio. Com'è potuto succedere? Secondo i suoi detrattori il Presidente avrebbe scelto di utilizzare la mailing list dell'Ordine per confermare la propria candidatura, anticipata da alcuni rumors nei giorni precedenti.

Care colleghe e cari colleghi, vi informo che al di là di quelle che erano solo delle ipotesi giornalistiche circolate nelle passate settimane, nei giorni scorsi ho effettivamente ricevuto la proposta ufficiale per una candidatura al Senato della Repubblica da parete del Movimento 5 Stelle. Dopo un'attenta, seppure necessariamente breve riflessione, ho deciso di accettare tale proposta”, si legge nella mail “incriminata”.

Un utilizzo personale del mezzo che ha messo i puntini sulle “i” riguardo al ruolo che Vaglio ricopre all'interno del Foro romano o una sbadataggine che rischia di costargli caro.

Vaglio, che secondo i “cari colleghi” avrebbe dovuto dimettersi dalla carica di presidente contestualmente all'annuncio della propria candidatura in Senato, ancora non ha chiarito se intende o meno rinunciare al posto che ricopre al vertice dell'Ordine.

Se da un lato di avvocati è pieno il Senato, il fatto che sia proprio il Presidente a scendere in campo, quando dovrebbe rappresentare tutta la categoria, fa storcere il naso a molti.

Eletto il 23 settembre scorso e ufficialmente in carica fino al 31 dicembre prossimo – salvo nuove comunicazioni – Vaglio ha dichiarato che il punto del programma M5S che lo ha spinto a lanciarsi in politica è la proposta di abolizione di Equitalia.

Ci sono altri tasselli del programma che però coinvolgono il mondo dell'avvocatura. Nel testo grillino si parla infatti di riforma della prescrizione, agenti sotto copertura in campo contro mafie e conflitti d'interesse e intercettazioni informatiche per reati di corruzione.

Non si può far altro che attendere la prossima mossa di Vaglio, che intanto ha promesso ai colleghi avvocati di tenerli aggiornati via posta elettronica: “In successive comunicazioni sarò lieto di condividere con voi le motivazioni che mi hanno indotto a tale scelta”.

 

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