Roma

Elezioni a Ostia, ballottaggio M5S-Centrodestra con lo spettro della mafia

Alle porte il confronto Picca-Di Pillo e il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza

I cittadini di Ostia, Acilia e Infernetto tornano a votare domenica 19 novembre per stabilire chi tra la 5 Stelle Giuliana Di Pillo e l candidata di centrodestra di casa Fratelli d'Italia Monica Picca andrà a occupare la poltrona di presidente del X Municipio.

 

Le due candidate si preparano per lo scontro diretto che permetterà ai romani di valutare le proposte di entrambi gli schieramenti in materia di politiche sociali martedì 14 presso la sede di Anffas Ostia Onlus di San Giorgio di Acilia. L'ex stabile confiscato alla mafia, oggi sede di un’agenzia per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, diventa così il simbolo di una rinascita del Municipio dopo due anni di commissariamento. I temi centrali saranno quelli del progetto di vita individuale, l'autorappresentanza e la non discriminazione.

Un confronto ufficiale che si muove di pari passo alle frecciatine politiche che hanno viste protagoniste Di Pillo e Picca già prima che i loro nomi risultassero tra i più votati nel territorio e che è continuato a pieno regime quando il volere popolare le ha selezionate come candidate al ballottaggio.

Il primo scontro vero e proprio, i due schieramenti l'avevano avuto riguardo alla Pineta di Castel Fusano. Martoriata dai numerosi incendi della scorsa estate, era stata al centro dei programmi elettorali di tutti i candidati. Non era stata Monica Picca, ma la collega di partito Mariacristina Masi a puntare il dito contro il “pressapochismo disarmante” del M5S e del sindaco Raggi in primis. Accuse che i grillini avevano respinto prontamente sottolinenando i lavori di bonifica iniziati dalla giunta Raggi e ricordando agli avversari di aver rivendicato l'istituzione dell'Ufficio di coordinamento della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano.

Ma le polemiche non si erano fermate qui. Quando oltre 30 cassonetti della spazzatura sono andati a fuoco sul territorio del X Municipio, i 5 Stelle hanno sottolineato come l'atto vandalico andasse contro gli interessi di tutta la cittadinanza e fosse da condannare. La Picca, però, ne ha approfittato per ricordare che già in passato i grillini avevano gridato al complotto: “Ci auguriamo che adesso i 5 Stelle non gridino al complotto dei cassonetto come hanno fatto sui frigoriferi, perché la realtà è che l'Amministrazione Raggi nel Municipio X sul tema dei rifiuti non a fatto un bel niente – aveva commentato in una nota – Addirittura il sindaco e la Di Pillo anziché togliere i rifiuti fuori dalle scuole ce li hanno portati, siamo praticamente al paradosso”.

A infiammare gli animi, comunque, è stata la vicenda dell'aggressione alla troupe di Nemo nessuno escluso da parte di Roberto Spada, intervistato proprio in merito alle elezioni. La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni è arrivata addirittura a querelare la Di Pillo che aveva sottolineato la vicinanza tra FdI e Casapound, il partito sostenuto da Spada in un post su Facebook. “Roberto Spada è lo stesso che ha dato appoggio, nel quasi totale silenzio degli altri partiti, all'estrema destra di Casapound, verso la quale Meloni, Picca e compagnia bella, anche oggi strizzano l'occhiolino”, aveva dichiarato Di Pillo. Affermazione andata di traverso alla Meloni specialmente perché Spada è stato poi accusato di lesioni aggravate dal metodo mafioso.

Proprio a causa di questo, oltre all'incontro-scontro tra le due candidate, il 14 novembre sarà una giornata fondamentale per il voto anche per la riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza voluta dal prefetto di Roma. Oltre alla Raggi e ai vertici delle forze dell'ordine, presenzierà il rappresentante della Procura Distrettuale Antimafia per programmare “il sistema di controllo del territorio in vista del turno di ballottaggio previsto per domenica 19 novembre per l'elezione del Presidente del Municipio X di Roma Capitale”.