Roma
Elezioni Fiumicino, ira Casapound. Desiati: “Pronta a far volare le sedie”
Aspiranti sindaci al banco di prova finale, meno di una settimana alle elezioni comunali
di Diana Maltagliati
Fa sentire la propria voce Gaia Desiati, la candidata sindaco più giovane di Fiumicino. Chiamata a un faccia a faccia con gli avversari politici promette ai cittadini: “Se mi eleggete faccio volare anche le sedie”.
Lo scontro è corretto ed equilibrato: i tre candidati che hanno risposto alla chiamata di Affaritaliani.it e Il Faro Online - Fabiola Velli, Mario Baccini e Desiati, appunto - lasciano parlare gli avversari e rispettano il divieto di contraddittorio imposto dai moderatori.
Al banco di prova, a meno di una settimana dalle elezioni comunali, i tre hanno scelto di confrontarsi e rispondere alle domande di giornalisti e cittadini, per presentarsi una volta per tutte alla comunità che sperano di amministrare.Con i suoi 28 anni e un passato da militante nelle sezioni locali della tartaruga ottagonale, Desiati fa un bagno di umiltà e più volte ripete: “A questo tavolo sono la più acerba, quella con meno esperienza”, ma promette anche di farsi valere e di rispondere alle esigenze della comunità.
Molto più pacati e “istituzionali” Baccini e Velli, abituati alle tempistiche dei dibattiti politici e ai confronti pubblici. Tra i due sembra nascere un amore dettato dai punti programmatici. L'impegno per la salvaguardia del verde si accompagna alla promessa di far rifiorire Fiumicino sulle basi di turismo e imprese. Entrambi, inoltre, sono pronti a tendere la mano agli agricoltori locali, chi con un patto con le mense scolastiche della città (Velli), chi con un distretto agricolo per prodotti dop (Baccini). Ed entrambi, ancora, vogliono lavorare in controtendenza con quelle che sono state, a loro dire, le politiche troppo “morbide” di Esterino Montino, il sindaco uscente.
Tutti e tre i candidati, comunque, si trovano d'accordo su un punto fondamentale per il rilancio della città: quello di far domanda per ottenere i fondi europei per risolvere una volta per tutte l'annoso problema del dissesto idrogeologico che colpisce ampie zone della città, da Isola Sacra a Vignola e Focene.I problemi di Fiumicino sono tanti e variegati. Al punto che Baccini, presidente dell'Ente microcredito e con un passato da ministro per la Funzione Pubblica, ricorda che alla guida delle 15 località serve un politico di polso e con grande esperienza amministrativa.
Desiati, invece, punta tutto sul programma redatto insieme ai militanti di Casapound e ricorda che per guidare una città non serve una persona che conosca tutto e tutti, ma qualcuno capace di avvalersi di un team di esperti e di una squadra forte alle spalle.
Al faccia a faccia, Velli non si lascia spiazzare dalle domande dei cittadini e anzi non nasconde di conoscere già coloro che sono stati invitati dalle due redazioni a porre quesiti sui problemi concreti di Fiumicino. Da brava pentastellata, infatti, ha passato le scorse settimane a incontrare i residenti, a rispondere alle loro domande e a raccogliere le problematiche esistenti nelle diverse località.
Dalle case popolari di via delle Ombrine, fino a Focene, Isola Sacra e Parco Leonardo, anche Baccini ricorda che l'impegno concreto non può prescindere dal consumare le suole in lungo e in largo per la città.
I tre si sono dimostrati pronti a “metterci la faccia”, ma l'ultima parola spetta agli elettori che sono chiamati domenica 10 giugno alle urne. Per l'eventuale ballottaggio tra i candidati che hanno ottenuto più preferenze, invece, bisognerà aspettare il 24 di giugno.