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Roma
Elezioni Fiumicino: Montino e De Vecchis sfuggono al confronto verità. Il caso

Elezioni Fiumicino 10 giugno: salta per paura di un confronto vero, reale e democratico, l'attesissimo faccia a faccia tra i candidati sindaci: a dire “no grazie” è stato per primo il sindaco uscente del Pd Esterino Montino al quale si è accodato il senatore William De Vecchis (Lega-Fdi) il quale “ha fatto sapere di non voler partecipare”.

Applausi invece a Fabiola Velli (M5S), Mario Baccini (Centrodestra) e Gaia Desiati (Casapound) che sin dal primo momento avevano dato la loro adesione, all'iniziativa organizzata da affaritaliani.it e Il Faro On Line, certi che un confronto civile, democratico e assolutamente imparziale, avrebbe fornito agli 80 mila cittadini del Comune un'occasione vera di confronto su programmi, problemi del territorio e soluzioni, lontano dalla propaganda elettorale e dalle promesse con le quali i candidati cercano di carpire il consenso. Forse preoccupati dai sentiment che li danno in grandissima difficoltà, hanno preferito la trincea al confronto democratico.

A far fuggire a gambe levate Montino e De Vecchis, ai quali va il premio “cuor di leone della politica”, molto probabilmente è stato il format all'americana che prevedeva che nessuno dei quesiti posti dai responsabili delle redazioni giornalistiche dei due quotidiani, fosse in qualche modo anticipato oltre all'assenza di un contraddittorio tra gli stessi candidato che avrebbe privato il talk giornalistico delle consuete bagarre nelle quali si chiudono i politici che hanno poco da dire e molto da urlare. Di fronte alla possibilità (reale e concreta, ndr) che ai papabili sindaci fossero poste domande scomode e non concordate preventivamente, la via migliore è stata la fuga.

Un'ulteriore annotazione per il candidato di Lega e Fratelli D'Italia, William De Vecchis: di fronte a una richiesta della redazione di affaritaliani.it di concordare un appuntamento per un'intervista libera, colui che chiede ai cittadini di Fiumicino il mandato a governare per 5 anni, ha preferito il tatticismo elusivo: prima ha chiesto tempo per assenza di tempo, poi ha chiesto di avere in anticipo le domande per rispondere via mail. Di fronte al diniego col motivo che le regole di ingaggio accettate dagli altri candidati non potevano essere modificate per etica professionale e correttezza e serietà, si è poi defilato.

E' bene che gli elettori di Fiumicino, un Comune complesso e alle prese con problemi di identità, sviluppo, disoccupazione e economia rallentata da anni di assenza di progetti reali, sappiano chi sono e come agiscono coloro che di fronte a un'occasione democratica di confronto hanno preferito proseguire con la propaganda elettorale e le promesse.

Commenta Mario Baccini, candidato del Centrodestra: “Se questa è la democrazia che dimostrano gli altri candidati, a Fiumicino c'è urgenza di cambiare. Non si può e non si deve sfuggire ai confronti pubblici, così priviamo gli elettori della possibilità di conoscere a chi affidare il proprio futuro. Gli elettori capiranno cosa si nasconde dietro a questi tatticismi e dietro agli alibi. Per i cittadini di Fiumicino io sono sempre disponibile”.

Aggiunge la candidata M5S, Fabiola Velli: “Rifiutare il confronto pubblico è da vigliacchi. Non ci sono altre parole. La loro paura dimostra quello che stiamo dicendo da mesi: assenza di progetti, di visione, inconsistenza. Sono abituati a parlare attraverso slogan sui manifesti con cui hanno imbrattato il comune, attraverso i post su Facebook o nei loro circoletti di amici. De Vecchis e Montino gettano la maschera: si parlano tra di loro e hanno paura del confronto. Ne prendiamo atto e siamo contenti che adesso ne prenderanno atto tutti i cittadini. Proponiamo di fare lo stesso il confronto con chi ha aderito e di lasciare vuote le loro sedie. I cittadini non si meritano che vengano spente le voci di chi come il M5S ha vissuto e presidiato il territorio ogni giorno e non solo in campagna elettorale. Montino pensa di spegnere le voci cosi come domenica ha spento le luci in piazza durante la nostra manifestazione. Ma i cittadini hanno già dimostrato di saperci vedere benissimo”.

Conclude Gaia Desiati in corsa con Casapound: “La persona che dovrebbe essere più acerba sono io che non ho esperienza di politica. Il fatto che il signor sindaco non si presenti al confronto con gli altri è scorretto. E evidente che vuole sottrarsi. Ha detto che eravamo i peggiori ora penso che quella che poteva essere una battuta è invece una cosa seria. Il signor sindaco mi stupisce sempre di più e non è la prima volta che si tira indietro di fronte a un confronto”.

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