Roma
Elezioni, Forza Italia, canto del cigno; Salvini nel Lazio prepara il trionfo
Elezioni: nel Lazio La crisi di Forza Italia arriva nelle piazze A Tivoli bagno di folla per Salvini, appena in 150 per Tajani
di Fabio Carosi
Elezioni Europee, Antonio Tajani-Contro Matteo Salvini: nel Lazio la partita sembra vinta a tavolino. Più dei sondaggi, è la piazza a parlare e ad anticipare ciò che potrebbe uscire dalle urne il prossimo 26 arriva da Tivoli, uno dei Comuni del Lazio con più di 15 mila abitanti dove si voterà per l'Europa ma anche per rinnovare l'amministrazione locale.
Affaritaliani.it ha messo a confronto due fotografie: la piazza che ha accolto l'arrivo del vicepremier Salvini il primo maggio e il controcanto dei forzisti il giorno dopo, quando hanno accolto in 150 il presidente uscente del Parlamento Europeo e capolista di Forza Italia all'interno di un teatro.
La liturgia delle elezioni vuole che sia la base ad organizzare gli appuntamenti elettorali pubblici dei candidati anche per misurare la “forza sul territorio” e il seguito che hanno i “capibastone” impegnati nella ricerca di voti e adepti. Ora, il confronto tra le due fotografie è disarmante sotto l'aspetto numerico e segna indelebilmente la grave crisi che caratterizza il partito di Silvio Berlusconi nel Lazio. Crisi che viene non è stata affrontata né interrotta con i congressi locali gestiti con la filosofia gattopardesca del “purché nulla muti”.
In questo scenario desolante, le spaccature all'interno di Forza Italia si susseguono. Se ad Albano ad accogliere Toti è stato distribuito il materiale elettorale di un candidato di Fratelli d'Italia, è il doppiogiochismo l'elemento che contraddistingue i centristi di Forza Italia. E l'esempio lampante arriva dalla Regione Lazio dove due eletti tra le file di Forza Italia, dalle giravolte passano direttamente al carpiato olimpico.
Ancora due immagini tratte dai profili social dei consiglieri regionali Giuseppe Cangemi e Laura Cartaginese. Eletto dal Pd a vicepresidente del Consiglio regionale, l'atleta Cangemi sin dall'inizio della legislatura non ha mai fatto mancare il suo voto al centrosinistra ma quando arrivano le elezioni, eccolo posare accanto ad Antonio Tajani, ripreso nell'ennesima giravolta politica da medaglia d'oro.
Poi c'è il caso Cartaginese. Alla Pisana vota contro la sfiducia a Zingaretti a favore del bilancio della giunta di centrosinistra, viene quindi espulsa dal Gruppo e poi riammessa per volontà dello stesso Tajani. Stampella di Zingaretti, anche per la Cartaginese c'è un posto nella foto con il candidato di Forza Italia.
Se la piazza equivale alle urne, Salvini è pronto a fare il pieno dei voti che un tempo erano di Forza Italia. Basta aspettare le urne per avere la prova. E poi si aprirà la stagione della resa dei conti.