Elezioni, il sindaco di Roma lo decide l'Atac con il suo caos - Affaritaliani.it

Roma

Elezioni, il sindaco di Roma lo decide l'Atac con il suo caos

"Rivoluzione gentile e vecchie denunce" contro "buoni per l'opposizione"

Da sempre ostaggio della politica, anche per il ballottaggio l'azienda dei trasporti finisce per essere centrale nella battaglia tra Virginia Raggi e Roberto Giachetti.

E' la donna che vuol cambiare Roma a tirare il primo colpo di cannone: "PARLIAMO DI ROMA! Oggi si sono registrati diversi disagi in alcune stazioni della linea A della metro, anche se il problema va avanti da almeno due settimane. Corse rallentate e caos sulle banchine, con molti cittadini persino bloccati sulle scale mobili e treni strapieni che nemmeno un carro bestiame. Gli schermi agli ingressi delle stazioni recitavano "causa mancanza treni attese superiori al previsto", ma nessuno spiega il perché. Allora lo facciamo noi: da questa mattina sono infatti poco più di 15 i treni che viaggiano in città, su un numero totale di 33 mezzi. Sapete perché? Perché su più della metà si è verificato un eccessivo assottigliamento delle ruote, che ovviamente non permette la circolazione. E a pagare sono sempre i cittadini, che poi scaricano la propria frustrazione, legittima, contro i macchinisti (totalmente incolpevoli dei disagi). Così ci mettono l'uno contro l'altro!  Ma la domanda da porsi è un'altra: dove sono state finora le amministrazioni che dovevano vigilare sulla manutenzione dei treni? Eppure il M5S già a giugno 2014 aveva segnalato il problema. Ecco, questo è lo stato in cui ci troviamo. Mentre qualcuno va mendicando voti qua e là sbandierando slogan di ogni genere e tentando di polarizzare il dibattito su falsi temi, la Capitale è ostaggio di emergenze ogni giorno.  Noi lavoriamo sull'ordinario, la nostra sarà una "rivoluzione gentile" e faremo tornare grande questa città".

Sempre dalla batteria social, risponde al fuoco Giachetti: "Voglio darvi un consiglio che può sembrare strano. Il consiglio è questo: andate sulla pagina di Virginia Raggi. Perché? Perché potrete vedere l’esempio di quello che aspetta Roma nel caso in cui lei dovesse vincere. La Raggi scrive un lungo post diviso in quattro parti. Nella parte iniziale si lamenta (giustamente, per carità) per il disagio in alcune fermate della metro A. Nella seconda c’è la solita stoccata (anche quella giusta, per carità) contro le precedenti amminstrazioni. Nella terza (non può mancare) un generico attacco a me, che vado "mendicando voti”. E infine nella quarta, come in un buon thriller, dopo che la suspense del lettore è ormai alle stelle, ecco finalmente la sua proposta concreta per risolvere il problema. Testualmente: «la nostra sarà una "rivoluzione gentile" e faremo tornare grande questa città!». La verità è che su questo i 5 Stelle sono maestri. L’arte della protesta senza proposta, l’arte del lamento fine a se stesso, l’arte dell’enfatizzare i problemi senza dare soluzioni. Davvero Perfetti, i 5 Stelle. Per fare opposizione, non per governare Roma"
E c'è spazio anche per un posto scriptum: "PS io la proposta ce l'ho: dobbiamo intervenire con prontezza sulla manutenzione dei binari e proseguire nella internalizzazione delle attività più strategiche come la manutenzione della flotta, dei binari e della linea aerea. È necessario migliorare la programmazione: in passato i continui blocchi degli appalti hanno generato forniture a singhiozzo che hanno bloccato i mezzi. Non sempre poi i pezzi più economici sono il migliore investimento: ad esempio le ruote monoblocco (le più diffuse in Europa) sono più care, ma durano più a lungo della versione più economica. Se è vero che l'usura delle ruote è stata accelerata da una manutenzione incorretta, ne dovrà rispondere qualcuno.
Il nuovo direttore generale di ATAC, Rettighieri, ha chiarito che legalità e trasparenza sono essenziali per garantire forniture tempestive, adeguate e pagate correttamente. La riorganizzazione dell'azienda da lui già avviata permetterà di evitare che l'incapacità dei vertici venga scaricata sui lavoratori e sui cittadini romani.Virginia Raggi non ha mai speso una parola per sostenere l'azione intrapresa da Rettighieri dentro Atac e questo è un torto sopratutto verso i tanti lavoratori onesti che in questa azienda lavorano con passione e dedizione".