Roma

Elezioni Lazio, Bianchi sbatte la porta al Pd: “Un accordo sarebbe ipocrita”

La candidata dei Movimento 5 Stelle alla presidenza del Lazio Bianchi ha escluso la possibilità di fare accordi con il Pd

“Impossibile pensare di trovare un accordo oggi, tre giorni dal voto. Il voto utile non ha senso se non ci si trova sulle cose da fare: un'alleanza adesso sarebbe un'ipocrisia” lo ha detto Donatella Bianchi, candidata presidente del Lazio del Movimento 5 Stelle, intervenendo ad Agorà, su Rai 3.

“Lo abbiamo detto più volte - ha aggiunto Bianchi - che noi non ne facciamo una questione di numeri, ma di metodo, contenuti e programma”. Così Donatella Bianchi risponde all'appello lanciato da Alessio D'Amato a “salvare il Lazio con il voto disgiunto”.

“Niente manovrine da Prima Repubblica”

“Il candidato di Renzi - ha spiegato la Bianchi in un'intervista - dovrebbe pensare a fidelizzare il proprio elettorato che ha già dimostrato di non gradire manovrine da Prima Repubblica. I cittadini non sono pacchetti di voti o numeri di tessere elettorali. Trattarli così è la prima causa dell'astensione. D'Amato parla di voto utile, mi offre un posto di vicepresidente e poi insulta i nostri elettori parlando di voto 'inutile'. Non si racimolano voti così”.

Silvestri: “Il voto utile? Siamo noi”

Sulla questione è intervenuto con un post su Facebook anche il deputato Francesco Silvestri. “In queste settimane - ha scritto Silvestri - da D’Amato sono arrivati diversi appelli al “voto utile” rivolti ai nostri elettori. Ma la verità è che ad essere 'utile' sarebbe il ragionamento opposto e ovvero che gli elettori del Partito Democratico colgano l’occasione per dire chiaramente ai propri vertici che sono stanchi di rincorrere Renzi e Calenda. È a loro che va dato il segnale. È dai tempi del berlusconismo che il Pd gioca la carta del 'nemico' politico per guadagnare voti. Ma non funziona: occorre creare alternative credibili, non solo più presentabili".