Roma
Elezioni Lazio, i pendolari Roma Nord sfidano i candidati: “Provate i treni”
I pendolari della Roma Nord continuano a lamentare un servizio scadente sulla linea: “La nuova Giunta dovrà mantenere le promesse che ci fanno da anni”
In vista delle imminenti elezioni regionali del Lazio, il Comitato dei Pendolari della Roma Nord sfiderà i candidati a prendere i treni della linea nelle ore di punta. “Noi non incontriamo nessuno - spiega il Fabrizio Bonanni, il portavoce del comitato - invitiamo i candidati a provare i treni. Chissà se comprenderanno le condizioni in cui sono costretti a viaggiare i pendolari”.
La campagna elettorale sta entrando nel vivo e uno dei temi caldi è sicuramente quello dei trasporti. La ferrovia Roma Nord è di certo una delle linee più problematiche, con tutti i suoi frequenti disservizi.
Prima che i candidati facciano le solite promesse il comitato lancerà il suo contest: “Lo abbiamo già fatto in passato, in occasione delle precedenti elezioni regionali - spiega Bonanni - ogni volta il nostro comitato organizza il concorso 'Soffri con noi', in cui invitiamo i candidati a prendere il treno negli orari di punta, non quando sta comodo al loro. E durante il viaggio li invitiamo a farsi un video o un selfie. A breve lanceremo questo nostro contest. Inviteremo i candidati a viaggiare con noi, sui nostri treni, ammassati come sardine come noi tutte le mattine. E non solo per un giorno, ma per una settimana. E poi aspettiamo la loro recensione sui servizi. È già successo in passato. Vediamo chi ha il coraggio di venire”
Ma al di là del concorso "Soffri con noi", la situazione per i pendolari resta invivibile. Il portavoce del Comitato, Fabrizio Bonanni, descrive uno scenario pessimo in cui i pendolari si trovano ogni mattina e il nuovo anno, per ora, non sembra aver portato dei miglioramenti.
Portavoce Bonanni, come è cominciato il 2023 per voi pendolari?
“L'anno è cominciato male. Ci sono soppressione di treni tutti i giorni. Solo nella giornata del 10 gennaio una cinquantina. Abbiamo avuto anche problemi a Flaminio, con un principio d'incendio. La mattina viaggiamo accalcati perché i treni non ci sono, la sera idem. La situazione non è migliorata minimamente. Non a caso la via Flaminia, la Cassia e la Tiberina sono intasate di macchine: se il mezzo pubblico è così scandente la gente preferisce il mezzo privato”.
Qual è il problema principale?
“Le soppressioni delle corse, soprattutto nelle ore di punta, tra le 7 e le 8. È inammissibile che su una ferrovia urbana passi un treno ogni mezz'ora. In teoria ci dovrebbero essere 170 corse ogni giorno, che dovrebbero passare con una frequenza di una ogni 10-15 minuti. Se ne saltano una, due o addirittura tre di fila è scandaloso. È un problema soprattutto per le persone che devono andare a lavorare o a scuola. Tutti i giorni c'è un problema, non sono episodi isolati”.
Quali sono le conseguenze?
"I disservizi mettono a repentaglio il nostro diritto al lavoro e allo studio. Questo, per esempio è il periodo in cui si scelgono le facoltà e gli indirizzi delle scuole superiori. Molti genitori stanno rinunciando a mandare i figli a scuola a Roma, proprio perché il treno è inaffidabile. E queste sono occasioni di studio perse, perché non si possono spostare dai paesi della provincia in città. E anche per questo, questi centri hanno ricominciato a spopolarsi. La Regione deve mettersi in testa che deve far funzionare il servizio, altrimenti la linea chiude e il tessuto sociale dei paesi che serve muore".
Cosa chiedete alla Giunta regionale che uscirà dalle prossime elezioni?
“Devono rispettare le promesse: potenziamento dell'infrastruttura, nuovi treni e controlli sul servizio erogato, visto che Cotral è allo sbando come prima Atac. Basta annunci. Il management sia amministrativo che politico è stato fallimentare negli ultimi 10 anni. Paghiamo per quelle corse? E allora quelle corse devono arrivare in orario. Devono fare quei lavori infrastrutturali perché sennò poi chiuderanno la linea? E allora facessero partire questi benedetti lavori, per cui sono già stati stanziati parecchi milioni di euro. Questo chiediamo alla prossima Giunta: che vengano fatti finalmente degli investimenti per garantire più corse, più sicurezza”.
Il vostro comitato ha nuove iniziative in programma?
“Oltre al contest 'Soffri con noi', stiamo procedendo con i nostri avvocati e con le nostre cause. Perché una soluzione a questi problemi bisogna trovarla. Cotral è inefficace, Atac non ne parliamo, nel 2022 c'è stato il record di soppressioni (più di 9000, quasi il doppio delle 5000 del 2021). È questo il modo di viaggiare a Roma nel 2023? Siamo proprio ai minimi termini, per quanto riguarda il servizio erogato. Eppure è pagato profumatamente: la Regione paga a prezzo pieno Cotral, e prima l'Atac, anche quando i treni non partono. E poi sosteniamo l'iniziativa del Comune di Castelnuovo di Porto che ha chiesto il commissariamento della linea. Noi chiediamo il commissariamento di tutta la Roma Nord".