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Roma
Elezioni Ostia, Bellomo: “No alle liste civiche, noi siamo la vera sinistra”

di Diana Maltagliati

 

Centrodestra, centrosinistra e ovviamente M5S: ma a Ostia si presenta anche Sinistra Unita, fiera di non nascondere il proprio schieramento dietro al nome di una lista civica. Eugenio Bellomo da infermiere dell'ospedale G. B. Grassi diventa il referente per un cambiamento radicale nel litorale romano e già pensa di trasformare il X Municipio in Città Metropolitana in caso di vittoria. Responsabilità e decisioni decentrate, per un maggior controllo del territorio.

Dopo il commissariamento di due anni per mafia, di che cosa ha bisogno il X Municipio?

Del rilancio del territorio, la vicinanza delle istituzioni politiche alle forze dell'ordine è fondamentale per questo. Un connubio che dev'essere strettissimo in modo che laddove albergano il malaffare o le prepotenze di natura mafiosa, la zona possa rientrare nella legalità.

Come si combatte la mafia a Ostia?

Accendendo le luci, creando piccole, ma capillari occasioni di lavoro sul territorio, in modo da togliere manodopera alle forze mafiose, sostenendo il commercio che spesso viene strozzato per fare subentrare agli onesti commercianti le famiglie mafiose: Bisogna stare vicini a tutte quelle associazioni di categoria che si ergono a difesa delle categorie stesse.

Chiederà la collaborazione del sindaco Raggi?

É indifferente la sua presenza. Chi sta sul territorio “annusa” quello che succede qui e sa che cosa serve. Il Municipio dev'essere intanto un luogo dove tutti si possano rivolgere. Con Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia bisogna concertare azioni che permettano di riportare la luce nella nostra zona.

Uno dei vostri punti consiste nel trasformare il X Municipio in Comune metropolitano: questo cosa comporterebbe e perché proponete questa strada e non quella dell'autonomia di Ostia?

Non chiediamo l'autonomia perché siamo preoccupati dalla gestione delle grandi infrastrutture. Il comune autonomo dovrebbe preoccuparsi di trasporti, smaltimento dei rifiuti... e al momento non siamo in condizioni di poterlo fare.
Diventare Comune Metropolitano poi, è previsto dalla legge. Noi nel 2013 abbiamo votato il sindaco della Città Metropolitana, che era Ignazio Marino. Si tratta solo di applicare la legge e trasformare i Municipi in Comuni Metropolitani: in questo modo avrebbero la gestione delle risorse locali e si occuperebbero delle opere che sono relative al Municipio stesso, mentre le grandi infrastrutture e tutto quanto concerne l'organizzazione della città rimarrebbe in capo al sindaco.

Si eviterebbe quindi il rimpallo delle istituzioni per la gestione delle iniziative locali?

Assolutamente sì. Ogni Municipio, ognuno per sé, si occuperebbe della propria zona. Non si dovrebbe più dipendere dai vari dipartimenti per asfaltare una strada o tappare una buca, ma i Municipi lo farebbero con risorse proprie.

Anche le risorse economiche sarebbero meglio distribuite?

Sì perché ci sarebbe una riassegnazione delle risorse esistenti: non servirebbero risorse aggiuntive. Per immaginarcelo con dei numeri, lo Stato al momento manda al Comune di Roma “100” e il Comune di Roma gestisce questa cifra in base alle proprie esigenze. Con la nascita dei Comuni Metropolitani: “20” servirebbe per le grandi opere centralizzate, gestite dalla Città Metropolitana, e un “80” sarebbe suddiviso ai vecchi municipi per gestire il territorio.

Dovesse diventare il nuovo presidente di Municipio, qual è la prima cosa pratica che farà?

Esattamente questo: una richiesta formale alla sindaca Raggi perché attui la legge Delrio e faccia diventare il X Municipio il primo comune della Città Metropolitana.

Cosa pensa di fare Sinistra Unita per risolvere il problema del dissesto idrogeologico?

Bisogna fare due cose: invertire la tendenza del collettore primario, che porta l'acqua al canale dei pescatori. Invertendone la tendenza, porterebbe al Tevere ed eviterebbe l'allagamento di stagni e saline. Per quanto riguarda invece il canale Palocco, che fa allagare Infernetto e zone limitrofe, bisogna ricalibrare i canali e accorciare lo spazio per l'uscita a mare. In questo momento il canale arriva al primo cancello, se invece lo facciamo sfociare all'altezza di Castel Fusano, accorciamo di quasi 2 chilometri il percorso del canale.

Come si rilancia il turismo nel X Municipio?

In questo momento quello che succede è che il visitatore arriva, visita gli scavi di Ostia Antica e se ne va: è un turismo mordi e fuggi. Questo avviene perché tutti arrivano con i pullman, ma non c'è neanche un negozio di souvenir ad attenderli e quindi manca lo stimolo a rimanere più a lungo nella zona degli scavi. Bisognerebbe attrezzare la zona con piccole attività artigianali e commerciali per la vendita di piccoli souvenir.
Poi bisognerebbe aprire il castello di Giulio II 7 giorni su 7 per 10 ore al giorno ed utilizzare il borgo per fare attività che rilancino il territorio e la sua zona.
Poi bisognerebbe creare alberghi dove possibile, sostituendoli ai B&B nati sul territorio, in modo che i turisti possano soggiornare a Ostia e non rimanerci soltanto in giornata.
Anche sul lungomare poi servirebbero attività socio-culturali: si potrebbe sponsorizzare i giovani artisti presenti sul territorio e mettere al bando piccoli spazi gratuiti per fare da volano, come amministrazione, alla nascita di attrazioni culturali.

Nel vostro piano prestate grande attenzione agli animali: dedicate loro un'intera sezione con 14 punti programmatici: come mai questa scelta?

All'interno della nostra lista ci sono 3 candidate fortemente vicine alle questioni animaliste e alla tutela delle colonie feline e degli animali da compagnia. Vorremmo prima di tutto che si ricreasse la fauna all'interno della pineta, visto che gli incendi hanno distrutto l'habitat di molti animali e li hanno fatti disperdere. Ma puntiamo a una tutela a tuttotondo degli animali sia domestici che non.
Per quanto riguarda Castel Fusano, poi, vogliamo riformare la pineta con percorsi ambientalisti e animalisti che permettano la fruizione dell'area, ma anche la tutela della fauna che ci vive.

Come mai i cittadini dovrebbero votare voi e non i vostri avversari?

Siamo l'unica forza che nel proprio simbolo ha la parola “sinistra”. Siamo per l'accoglienza, per la tolleranza, per l'inclusione sociale e per la difesa degli ultimi. Siamo di sinistra senza nasconderci dietro a nomi di liste civiche che possono chiamarsi Laboratori, Osservatori o quant'altro. Noi siamo una forza che si richiama a una sinistra in quanto tale.

 

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