Roma

Elezioni Ostia, Picca: “Sono la signora del fare, pugno duro col Campidoglio”

Il candidato del centrodestra: “Poliziotto di quartiere e assessorato alla legalità”

di Diana Maltagliati

Il X Municipio, dopo due anni di commissariamento per mafia che hanno gettato l'ombra dell'immobilismo su Ostia, Acilia e Dragona, pretende un presidente che si impegni attivamente per rispondere alle richieste dei cittadini. Per questo la candidata del centrodestra, proveniente dalla squadra di Giorgia Meloni, si è presentata come la donna del “fare”, contrapponendosi alla politica dell'”annunciate”, come la definisce lei stessa.

 

Monica Picca si dice pronta governare risvegliando Campidoglio, Regione e Governo e battendo i pugni affinché il X Municipio ottenga fondi e infrastrutture per i residenti. Per farlo vuole ridare luce e risalto alle associazioni che non hanno trovato una controparte aperta al dialogo negli ultimi anni.


Lei sostiene che la coalizione del centrodestra punta al “fare”. Ci spieghi meglio: fare cosa?

“Prima di tutto intendiamo ripristinare legalità e sicurezza sul territorio attraverso un assessorato alla legalità che si interfacci con questura, prefettura e forze dell'ordine per ridare quella sicurezza che negli anni è mancata. Ripristineremo il poliziotto di quartiere e porteremo avanti una battaglia che fermi le occupazioni abusive e i centri di accoglienza che sono fattori emergenziali sul X Municipio”.

É questa la carta per combattere criminalità e clan?

“Sì, l'assessorato alla legalità è fondamentale per interfacciarsi con le autorità competenti. Vogliamo chiedere al sindaco di Roma di intervenire presso il Prefetto per mandare più forze dell'ordine. Sulla facciata del Municipio vorrei comparissero le immagini di Falcone e Borsellino, per mostrare quali sono i valori a cui ci ispiriamo. Una sinergia con le forze dell'ordine e il prefetto, però, richiede anche la presenza dello stato sul territorio. Uno stato che qui è mancato”.

Cosa si può fare per Castel Fusano?

“La mia campagna elettorale è iniziata proprio nella Pineta perché avevamo bene in mente quanto fosse rilevante la tragedia che c'è stata questa estate: è andato a fuoco un patrimonio inestimabile. Noi intendiamo fronteggiare la situazione sia con un presidio delle forze dell'ordine 24 ore su 24, sia facendola rivivere attraverso l'associazionismo. Le associazioni sportive di podisti, di ciclisti possono rendere viva la pineta e fruibile a tutti”.

Di cosa hanno bisogno i cittadini?

“I residenti ci chiedono soprattutto interventi strutturali. La manutenzione delle scuole per esempio è fondamentale: abbiamo strutture scolastiche che cadono a pezzi e i genitori sono molto preoccupati e ci chiedono aiuto. La prima cosa che farò da presidente è chiedere le risorse giuste per ottemperare a queste problematiche. In un Municipio le competenze sono limitate, ma intendo essere la spina nel fianco di Comune, Regione e Governo. È fondamentale avere le risorse, ma la manutenzione ordinaria non basta: serve il rilancio delle risorse inestimabili che il Municipio offre”.

Per esempio?

“Noi potremmo avere uno splendido biglietto da visita per chi arriva a Ostia, che è la fontana del Nervi, ma è lasciata nel degrado più totale. Qui ci sono gli scavi di Ostia Antica, il Castello di Giulio II... va incentivato il turismo. É incredibile che un territorio che ha una vocazione culturale come questa sia sprovvisto di un'organizzazione tesa a valorizzarlo”.

Come si rilancia il turismo?

“Intendiamo attivare una sinergia con l'aeroporto di Fiumicino e Civitavecchia e soprattutto avviare accordi con tour operator perché i turisti vengano a conoscenza delle bellezze che ci sono qui. Ovviamente in questo campo subentra anche il rapporto con la Sovrintendenza dei Beni Culturali, però un presidente del Municipio può intervenire con progetti mirati. Per esempio noi abbiamo in mente un piano per le scuole: le guide turistiche aderiscono al progetto alternanza scuola-lavoro e noi vorremmo valorizzare la sinergia tra gli istituti e questi enti perché i ragazzi possano fare esperienza nel proprio campo di studi. Io cito sempre Sant'Agostino: “Attraverso la conoscenza si arriva alla consapevolezza”.

E per quanto riguarda le imprese?

“Vogliamo rilanciare il commercio e l'impresa istituendo un tavolo di concertazione con le associazioni di categoria, per arrivare a decisioni condivise. Sperimenteremo il centro commerciale di strada, creando una rete che regga la concorrenza con la grande distribuzione”.

Lei ha commentato duramente l'inaugurazione della domus ecologica a Ostia, sostenendo si tratti di un bluff, perché?

“Perché è davvero un grande bluff: l'hanno aperta all'interno di una struttura scolastica e non ci dovrebbero essere discariche nelle scuole. Io sono un'insegnante e vice-preside in una scuola qui sul territorio e ritengo che la formazione dei ragazzi sia fondamentale, ma si deve fare attraverso progetti nelle aule che mirino a spiegare perché sia importante la raccolta differenziata, non mettendo una discarica dentro una scuola.
Qui stiamo ancora aspettando l'isola ecologica tanto annunciata dal M5S. E se pensiamo al dato comunale che dice che la raccolta differenziata è calata di almeno un 1%, chiaramente è una risposta concreta che noi vogliamo dare. Bisogna attuare il porta a porta aprendo una vertenza con Campidoglio e Ama. E diciamo un “no” secco al tritovagliatore - ossia un impianto in grado di separare i rifiuti - che i 5 Stelle vorrebbero ad Ostia Antica: è uno schiaffo nei confronti dei cittadini”.

Per il dissesto idrogeologico invece come pensate di intervenire?

“Riprenderemo quello che è stato un progetto del centrodestra del 2011. Qui però si deve agire anche su un'altra problematica, che è quella del rimpallo di competenze. Alcune strade per esempio sono sotto il Comune di Roma, che però non se ne prende cura, quindi serve che il Municipio le acquisisca. Riprenderemo anche alcuni progetti che sono stati la forza del centrodestra sempre nel 2011 come il piano luce e il progetto delle complanari della Colombo, de-finanziate da Marino. Oltre che il progetto della costruzione delle fognature, che fa parte del piano anti-allagamento”.

Dove contate di trovare i fondi per gli interventi nei diversi settori?

“A guidare la mia azione politica sarà il principio di sussidiarietà con l'adozione del verde, per stimolare le realtà territoriali che hanno a cuore il Municipio per fare in modo che intervengano in sinergia con l'amministrazione. Fino ad ora comitati di quartiere e associazioni non potevano operare perché osteggiate dall'amministrazione, io credo invece che un presidente di Municipio non possa lavorare da solo ma lo debba fare ascoltando e condividendo certe problematiche e soluzioni attraverso il coinvolgimento di tutte le realtà che operano nel settore”.

Come farete a non farvi bloccare dal rimpallo di competenze?

“Con la presenza. So che batterò molto spesso i pugni per farmi ascoltare e laddove l'ascolto non ci dovesse essere partirò con le denunce. Se il sindaco non ci dovesse ascoltare, sarà la volta buona che andrà a casa. La determinazione prima di tutto. Ostia molto spesso è considerata una controcittà o una città nella città e dev'essere rispettata e tutelata nel modo giusto”.