Roma
Elezioni Roma, “Governo viola par condicio con le nomine”: Meloni all'attacco
La leader di Fratelli d'Italia lancia la candidatura di Maurizio Leo alle suppletive di Roma e sfida Gualtieri: “Mai successo che un ministro si candidasse”
Elezioni suppletive di Roma, Giorgia Meloni scatenata va all'attacco del Governo Conte. Per la leader di Fratelli d'Italia, che ha scelto Maurizio Leo come candidato, la candidatura del ministro dell'Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri oltre ad essere un “unicum”, rischia di violare la par condicio.
Non era infatti mai successo che un ministro attualmente in carica si candidasse per le suppletive. “Questa è una campagna elettorale nella quale i contendenti rischiano di non poter competer ad armi pari – ha detto la Meloni durante la presentazione del candidato del Centrodestra per il collegio Roma 1 alla Camera, Maurizio Leo –. Non è mai accaduto che un ministro in carica si candidasse in una elezione suppletiva. E questo, piaccia o no, comporta la possibilità da parte del ministro in carica di utilizzare strumenti dei quali gli altri non dispongono”.
“Nello specifico il ministro Gualtieri – continua la leader di FdI – dispone di 400 nomine che deve fare questo Governo, dispone della possibilità di promettere ogni giorno qualcosa. C'è un problema di violazione della par condicio che noi rischiamo di vedere ogni giorno in questa campagna elettorale. Già durante la campagna elettorale in Emilia Romagna e Calabria avevamo questo fenomeno della sardine che veniva venduto come apartitico ed utilizzato nei tg per violare la par condicio ogni singolo giorno. Noi quindi chiediamo l'applicazione della par condicio per questa campagna elettorale, che riguardi sia il ministro Gualtieri che tutti gli altri candidati”.
La Commissione Vigilanza controllerà la campagna elettorale
“Ci sono 8 canditati? Ogni volta che si vede il ministro Gualtieri, si devono vedere anche gli altri sette altrimenti siamo in piena violazione - prosegue -. Quindi chiedo ai membri della Commissione Vigilanza di non consentire che qualcuno abbia maggiori possibilità degli altri perché sarebbe molto molto sgradevole. Pretendiamo il rispetto delle regole, che non esistano figli e figliastri per la democrazia italiana”.
Per la Meloni, Maurizio Leo è la persona giusta
Riguarda la candidatura di Maurizio Leo, la Meloni ha detto: “Fratelli d'Italia ha proposto la candidatura di Maurizio Leo e ringrazio gli alleati di Centrodestra per averla accettata. Una persona con un cv straordinario. E' un avvocato cassazionista, professore di di diritto tributario. La ragione per la quale noi abbiamo scelto di candidarlo in questo collegio è che pensiamo si possa qui rappresentare la contrapposizione tra due visioni economiche diametralmente opposte. Leo è colui che ha inventato la tassa piatta sui redditi incrementali. Abbiamo come candidato del Centrosinistra il ministro Gualtieri, che si è inventato i modi più bizzarri per tassare la gente e di fronte a lui abbiamo candidato Maurizio Leo, la persona che ha inventato il modo più serio di tagliare le tasse. Bisognerà dare battaglia, daremo battaglia, ci saremo ogni giorno in campagna elettorale”.
La Lega al fianco di Leo e Fratelli d'Italia
Alla presentazione di Leo anche Claudio Durigon, in rappresentanza della Lega: “In questo collegio radicato nel Centrosinistra abbiamo deciso di candidare una persona seria con una visione diversa dell'economia rispetto al ministro Gualtieri. Ora la battaglia vera è portare la gente a votare e fare sì che Maurizio possa sedere con noi in Aula".
Maurizio Leo sfida il ministro Gualtieri
Per Leo invece la sfida con Gualtieri sarà tutta sul campo economico. “Mi sono candidato perché il mio competitor è il ministro di Econimia e Finanza, abbiamo due visioni completamente diverse del fisco. E' un validissimo studioso di storia contemporanea ma una competenza specifica in questa materia non credo la abbia. Le misure che sono state adottate sono misure di vessazione, di restringimento dei diritti del contribuente. La cosa che più mi impensierisce, è quello che si farà in futuro. Si prospetta una riforma dell'Irpef, con una visione non in linea con quello che pensiamo noi”.
I cittadini del I Municipio andranno al voto il primo marzo prossimo per eleggere un nuovo deputato che prenderà il posto dell'ex premier ed ex ministro Paolo Gentiloni che ha lasciato la sua poltrona alla Camera per andare a svolgere il ruolo di Commissario Europeo.