Roma
Elezioni Roma, Leo sfida Gualtieri sul turismo: “Abbassare tassa di soggiorno”
In vista delle suppletive per il collegio di Roma 1 della Camera, Maurizio Leo punta sul turismo: “Sostegno al settore colpito dal coronavirus”
Elezioni suppletive di Roma: continua la sfida a distanza tra i due candidati di punta, Maurizio Leo ed il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. Il campo di battaglia è il turismo, con il candidato del Centrodestra che punta sul trittico: revisione della tassa di soggiorno per gli albergatori romani, sostegno al settore colpito dal coronavirus e lotta all’abusivismo.
Leo continua così la sua serie di incontri romani con i responsabili dei settori più in difficoltà della città. Dopo aver incontrato settimana scorsa il prefetto di Roma, Gerarda Pantalone, per parlare di sicurezza, martedì è stata la volta del confronto con la Giunta esecutiva di Federalberghi Roma presso la sede sociale dell’associazione insieme a Francesco Lollobrigida, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia e al responsabile nazionale turismo del partito della Meloni, Gianluca Caramanna.
“Oggi gli albergatori romani sono costretti a pagare la tassa di soggiorno più alta d’Europa a fronte di servizi comunali sicuramente non all’altezza. Senza contare che devono anche sostenere le spese per le transazioni on-line, spese che si potrebbero facilmente abbattere con un Pos dedicato indirizzato al Comune di Roma”, dichiara Leo.
“E’ necessario – prosegue – tornare ad ascoltare le richieste di un settore vitale per una città votata al turismo come Roma. Un settore che sta già vivendo e si appresta a vivere un momento difficile a causa del Coronavirus. Infatti a causa del blocco dei voli sono scattate moltissime cancellazioni e un calo drastico delle nuove prenotazioni. Il Governo deve agire e deve farlo subito e in maniera concreta con un differimento dei mutui, una deduzione dal reddito imponibile o un credito di imposta. Senza contare che continuiamo a leggere indiscrezioni di stampa su una possibile rimodulazione da parte del Governo delle aliquote Iva anche per il settore alberghiero, un settore già tartassato che di tutto ha bisogno meno che di nuove tasse. Sarebbe gravissimo se questo avvenisse”.