Roma

Elezioni Roma, Masucci (Fit-Cisl): "Sveglia. Non vedo candidati né programmi"

I tre principali problemi di Roma da risolvere secondo Masucci: rifiuti, trasporto pubblico locale e ripristinare la bellezza ferita della città

di Alessio Garofoli

Reduce dal presidio a Passo Corese in occasione del primo sciopero nazionale in Amazon, il Segretario generale di Fit Cisl Lazio Marino Masucci parla dei problemi che attendono il prossimo sindaco di Roma dal punto di vista sindacale. Argomento sul quale mostra la sua perplessità perché, dice, in giro non si vedono né programmi, né candidati alle elezioni comunali. Non tutti, almeno.

Lo sciopero in Amazon di lunedì scorso è stato un successo per voi, anche mediatico. Ora però dobbiamo planare sull'attualità che si chiama ancora Alitalia. Quello di Draghi è l'ennesimo governo che ha preso in mano il dossier.

Noi abbiamo espresso la nostra netta contrarietà al piano del governo che prevede il ridimensionamento di Alitalia, con la riduzione praticamente della metà sia degli aeromobili che del personale. Non solo per gli effetti traumatici sui lavoratori, ma anche perché così si viene a perdere la compagnia di bandiera. Da italiano la cosa non mi lascia tranquillo, c'è in ballo tutta la questione dei flussi turistici.

Ma va tenuto conto dei rilievi della Commissione Ue.

Io però mi faccio delle domande: quando il governo francese ha impedito a Fincantieri di acquistare Stx dov'era la Commissione europea? E sulle gare vinte da Autostrade in Francia e in Austria e fatte saltare da Parigi e Vienna? Credo che se c'è da discutere di regole europee, se c'è uno in Italia che può avere voce in capitolo è proprio Draghi.

Draghi che, a proposito, prepara il Recovery Plan. A livello di infrastrutture, quali pensa siano le più urgenti nel Lazio?

Sicuramente bisogna chiudere la questione della Orte-Civitavecchia perché quest'ultima è un hub eccezionale. Ci sarebbe anche, secondo me, da fare l'autostrada Roma-Latina, perchè quella spingerebbe un importante flusso turistico verso le coste del basso Lazio che sono bellissime, superando finalmente il problema della Pontina. Poi chiudere l'anello ferroviario di Roma, e rivalutare le ferrovie secondarie: la Roma-Viterbo in un altro paese sarebbe uno spettacolo, perché la Tuscia è bellissima. Infine è necessario investire negli impianti per la chiusura del ciclo dei rifiuti: Roma dev'essere autonoma da questo punto di vista.

I rifiuti: capitolo spinoso a Roma. Passano i sindaci e i presidenti di Regione, e il bubbone non fa che ingrandirsi.

Noi i rifiuti, spendendo una barca di soldi, li portiamo all'estero, dove ci fanno energia e materie prime secondarie. Pensi che la milanese A2a ha acquisito una fabbrica a Rocca Secca, ex Ideal Standard, che con i rifiuti produce sampietrini, chiaramente non più di leucitite che ormai costa troppo, e li esporta in tutto il mondo. Noi abbiamo sul territorio un'azienda che fa queste cose, e ancora dobbiamo stare a discutere se fare o no il termovalorizzatore. Siamo anni luce indietro.

A fronte di questi problemi, che le pare del dibattito politico relativo alle prossime comunali?

In questa fase ho perso ogni speranza di capire la politica a Roma: nemmeno conosciamo i candidati, Raggi e Calenda a parte. Questo già mi fa cadere le braccia. Ma la cosa più importante è che nessuno dice come risolvere i grandi problemi: rifiuti, trasporto pubblico locale, bellezza di Roma che si è riusciti addirittura a far diventare brutta. 

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