Elezioni Roma: Renzi loda Giachetti e attacca Salvini e Fassina
“La Raggi maglia rosa ma i romani alla fine sapranno scegliere”
Pur non accennando mai a una clamorosa sconfitta, Renzi riconosce le difficoltà in altre parti della penisola trovando tuttavia una parola buona per Roberto Giachetti, che a Roma “ha fatto un mezzo miracolo” secondo il Premier. “Se Giachetti fa Giachetti” continua poi, “sarà divertente il ballottaggio. La partita è aperta. Si riparte da zero a zero”. Il Presidente del Consiglio riconosce sportivamente a Virginia Raggi la “maglia rosa”, lasciando però intendere che la partita è ancora tutta da giocare, e non le manda certo a dire a Matteo Salvini che esulta per il 2,7 % a Roma e che, a sua volta, ha accusato il Premier di – testualmente – avere preso una “mazzata non da poco”.
È un Renzi che ostenta un flebile ottimismo, quindi, quello che affronta i giornalisti al Nazareno, pur riconoscendo di non essere contento del risultato. Sottolinea il voto di protesta evidente, soprattutto a Roma, quella stessa Roma in cui si è consumata la faida senza esclusione di colpi fra lui e Ignazio Marino e che potrebbe aver deciso per sempre in anticipo le sorti del ballottaggio, malgrado la prova non fallimentare di Roberto Giachetti. Ma com'è ovvio ogni riferimento a uno scomodo passato viene evitato accuratamente. Sempre all'insegna dell'ottimismo, si dice convinto che gli elettori sapranno scegliere fra Raggi e Giachetti, lasciando tacitamente intendere che a vincere sarà quest'ultimo.
Indirettamente, pare poi lanciare una stoccata al rivale diretto di Giachetti: Stefano Fassina, evidenziando senza mezzi termini che: “Se uno non vuole votare il Pd e sta a sinistra vota M5s più che i movimenti a Sinistra. E’ una lettura difficile da non condividere, basta vedere Airaudo a Torino, per non parlare di Fassina”.
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