Elezioni Roma. Giachetti e Raggi: sarà battaglia all'ultimo voto
Alle donne non piace la candidata dell'M5S per lei solo il 24% di "consensi rosa"
di Fabio Carosi
Virginia Raggi e Roberto Giachetti praticamente appaiati in vetta alla classifica dei candidati sindaci destinati al ballottaggio sicuro e con una distanza che si riduece di giorno in giorno. Poi Alfio Marchini che porta a casa due punti in più in poco meno di 6 giorni, quindi Giorgia Meloni che conferma il trend negativo. In coda Adinolfi e gli "altri". E questo è lo scenario che disegna il nuovo sondaggio di Termometropolitico.it realizzato in collaborazione con Affaritaliani.it e RadioRadio nei giorni successivi all'uscita temporanea di Stefano Fassina dalla competizione.
Il popolo della rete che in 7 giorni ha consegnato alla piattaforma web le intenzioni di voto, conferma sostanzialmente le indicazioni arrivate nel corso della prima settimana di maggio: Roberto Giachetti è sempre in testa con il 30,5%, seguito da Virginia Raggi al 29,5 il che vuol dire, considerando il margine di errore statistico del 2-3%, che i due candidati sono destinati ad una battaglia all'ultimo voto, infiammando negli ultimi giorni la campagna elettorale. E sarà scontro certo all'arma bianca. Almeno la metà del 6 per cento attributo a Sinistra Italiana non si è di fatto riposizionato mantenendo un "congelamento" del consenso in attesa della decisione del Tar. Il resto teoricamente dovrebbe essersi diviso tra Giachetti e Raggi.
Nella seconda linea dei "corridori", stupisce sempre Alfio Marchini. L'effetto "unioni civili" potrebbe aver dato nuova energia al suo programma facendolo passare dal 16,5 della scorsa settimana al 18,5 e confermando un andamento positivo che lo ha visto partire dall'11 per cento del gennaio scorso. Per Giorgia Meloni il nuovo sondaggio toglie mezzo punto ma ciò che stupisce è la conferma di quanti sin dall'inizio erano convinti che il centrodestra unito avrebbe avuto vita facile contro Pd e M5S. La somma dei due candidati, infatti, porterebbe il "blocco ideale" ben oltre il 30 per cento, garantendo così la certezza del ballottaggio.
Il VOTO DEI PARTITI. Col 28,5 M5S si conferma il primo partito di Roma e la distanza di 4 punti da Roberto Giachetti evidenzia una perdita di terreno del Pd rispetto al candidato. Al terzo posto c'è Fratelli d'Italia con l'11 per cento in sostanziale parità con la Lista Marchini e Roma Popolare, mentre Forza Italia è in freezer al 6,5 per cento, nonostante l'impegno di Berlusconi a sostegno della lista capeggiata da Alessandra Mussolini.
IL VOTO DELLE DONNE. Rispetto alla scorsa settimana l'algoritmo di Termometropolitico.it ha restituito un focus interessante sul voto delle elettrici, che poi a Roma sono la maggioranza schiacciante. E qui la grillina Virginia Raggi forse paga il conto del suo dualismo mediatico: luminosa e sicura nel maquillage televisivo, diventa "umana" nella comunicazione ordinaria e si ferma al 24 per cento del consenso, mentre Bob Giachetti, nonostante la barba incolta e un look post barricadero ma timido e più "moderato di un moderato" nei toni e nella dialettica, garantisce sicurezza al 34 per cento del campione che lo ha votato.
A leggere i dati della rete, gli stessi che poi costituiscono la base elettorale del Movimento Cinque Stelle, tramonta il mito della bellezza di Alfio Marchini che nel gradimento femminile si ferma al 16 per cento appaiato con Giorgia Meloni. Segno che tra i due centrodestristi il vantaggio presunto di fascino maschile e pancione, si azzera di fronte alle donne, normalmente meno soggette degli uomini alla spinte mediatiche e sempre più concrete. Non ce ne voglia l'io di Marchini ma piace pi il suo programma elettorale che il suo fascino.
COSA PENSANO I NON ROMANI. Il cosiddetto voto d'opinione vuole la stellina Virginia Raggi sindaco di Roma senza passare neanche dal ballottaggio. Per lei c'è un prodigioso 54 per cento di consensi distante "un anno luce" da Giorgia Meloni ferma al 21 per cento e dal Alfio Marchini al 16% per cento. Roberto Giachetti tra i "se fossi romano voterei" è una specie di illustre sconosciuto con un 9 per cento.
Gianluca Borrelli, direttore di Termometropolitico.it non ha dubbi sui motivi del voto dei "non romani" così diverso da quello dei residenti: "E' evidentemente frutto dell'esposizione mediatica a livello televisivo al quale sono stati sottoposti i candidati. La Raggi piace perché a livello nazionale è alto il gradimento del Cinque Stelle mentre la Meloni ha un consenso più come persona e come prossima mamma che come politico. Infine Marchini: l'ingegnere è stato il meno esposto dalla tv ma con la par condicio dovrebbe risalire. Chi invece paga lo scotto di una bocciatura nazionale è il candidato del Pd Giachetti. Sostanzialmente gli italiano lo conoscono poco e perciò non hanno auto modo di farsi un'idea del suo progetto per Roma e di dare un gradimento in linea con i partiti che lo sostengono. Comunque la campagna entrerà nel vivo non appena si avranno certezze sul candidato Fassina. In caso di esclusione vedremo come il 6 per cento della lista si andrà eventualmente a ripartire tra M5S e Pd. E poi c'è anche da considerare che il premier Renzi ha tenuto un profilo ancora basso su questa competizione. Qualora dovesse scendere in campo sarà interessante misurarne l'effetto".
Prosegue il sondaggio di affaritaliani.it e RadioRadio in collaborazione con termometropolitico.it.
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