Roma

Elezioni: Zingaretti contro Meloni, il match che vale la Regione Lazio nel '23

A Roma sono due le sfide più appassionanti: la leader di FdI, Meloni contro il presidente di Regione Zingaretti. Duello Giulia Bongiorno Andrea Catarci

Elezioni 25 settembre: da solo il Lazio vale 54 seggiole tra deputati e senatori da scegliere. Emma Bonino contro Carlo Calenda? Vale poco rispetto al big match tra Giorgia Meloni e Nicola Zingaretti con l'outsider Maria Elena Boschi destinata ad un ruolo di secondo piano.

Zingaretti contro Meloni è la sfida più appassionate perché carica di significato. E' Fratelli d'Italia 2.0 che si scontra in un feudo rosso contro il Pd più conservatore e simbolo del potere romano. Scontata l'elezione per ambedue, la conta dei voti sarà una una prova di forza tra centrodestra e centrosinistra in vista delle prossime Regionali del Lazio, immancabilmente in calendario a marzo del 2023.

Chi prende più voti mette un'ipoteca

Chi prende un voto in più nel centro di Roma potrà guardare il tempo che separa dalla prossima consultazione col sorriso sulle labbra. E lo stesso match clou si replica nel collegio Lazio 1, dove Claudio Macini protagonista principale della vittoria di Gualtieri a Roma, dovrà affrontare il numero 2 di Fratelli d'Italia , Francesco Lollobrigida che è un po' l'appendice vivente della Meloni.

Bongiorno contro Catarci: è scontro tra titani

Ma c'è anche un'altra partita che gli scommettitori politici romani guardano con grande interesse, anche in questo caso affascinante per la simbologia intrinseca. Nel collegio senatoriale Roma 3, per intendere i Municipi Roma 3, 4, 5 e 6, periferia di Roma Est e sud est dove la già deputato e senatore e ministro Giulia Bongiorno se la dovrà vedere con Andrea Catarci, assessore in carica della Giunta Gualtieri e che ha mosso i primi passi col movimento del La Pantera e che ha il suo potentissimo bacino elettorale a partire dalla Garbatella, dove è stato presidente di Municipio. Fedelissimo di Massimiliano Smeriglio, si è concesso sino ad oggi due lussi: lasciare il testimone sul territorio al delfino Ciaccheri (che ha preso il 70% dei consensi alle Comunali) e prendere in carico dopo le elezioni il progetto più complesso e meno narrabile di Gualtieri: trasformare Roma in una città dove è possibile muoversi in 15 minuti. I pronostici sono ovviamente per l'avvocato e ministro in pectore di Meloni, Giulia Bongiorno, ma il “clan dei catarciani” ha dimostrato che quando c'è da votare le truppe cammellate si mobilitano e il risultato si vede nelle urne. Se invece di una croce ci fossero le preferenze, il risultato pro Catarci sarebbe scontato. Insomma, è una specie di scontro tra titani con la fama e il trascinamento nazionale se la vedranno con gli irriducibili di Garbatella e dintorni. Decisamente affascinante e come dicono nel quartiere dove persino le fontanelle tifano As Roma, sarà “Sinistra Ecologia contro i fascisti”. La sfida ideologica si sente già nell'aria.