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Roma
Emergenza freddo, “piano del Comune insufficiente”. L’allarme dei volontari

Roma impreparata all'ondata di gelo, gli "ultimi" la categoria più a rischio. Esplode l'allerta delle associzioni di volontariato dopo la morte di un clochard, nella notte di martedì:  appello a istituzioni e cittadini.

 

In prima fila nella denuncia di migliaia di persone lasciate in strada la Croce Rossa di Roma, con la presidente Debora Diodati che ammette: "Il piano freddo del Comune non riesce ancora a raggiungere i grandi numeri di quel popolo estremamente fragile di clochard che vive nella nostra città, così come non può essere sufficiente l'impegno del volontariato  - prosegue -   sebbene le Unità di Strada siano impegnate in ogni angolo dei vari quartieri romani. Come ogni anno, purtroppo, si contano le vittime. Croce Rossa di Roma - conclude - ha attivato il numero della sua sala Operativa, lo 06.5510, per segnalazioni di situazioni particolarmente critiche".

Uomini e mezzi insufficienti quindi per combattere quella che, con il grande freddo alle porte, si profila come una vera e propria emergenza. Soluzione tampone pe evitare nuove morti, secondo Medicina Solidale, nuove forme di rifugio per i senzatetto: "Crediamo necessario prolungare l'apertura delle metro in vista dell'ondata di freddo per permettere a chi vive in strada di trovare rifugio - ha dichiarato Lucia Ercoli, direttore di Medicina Solidale - Dobbiamo invertire la tendenza a voltarsi dall'altra parte perchè a volte una segnalazione tempestiva può salvare la vita a chi vive al freddo e al gelo. La nostra attività prosegue negli ambulatori di strada e con il poliambulatorio mobile e continua anche la distribuzione dei pasti donati da McDonalds".

Al coro di voci che si schierano al fianco di chi dorme in strada, si aggiunge poi la Comunità di Sant'Egidio. Che invita tutti "a non restare indifferenti nel tentativo di evitare che l'ondata di freddo prevista", invitando a portare "lana, sacchi a pelo e altri generi di conforto utili ad affrontare il gelo notturno o anche per aggiungersi ai volontari che gà effettuano le loro visite itineranti ai senza dimora". Un semplice gesto ma importante, che, a partire da giovedì 3 dicembre, sarà possibile fare ogni sera dalle 19 alle 20, recandosi in via Dandolo 10 a Roma.

"Ciò non toglie l'obbligo per le istituzioni di salvaguardare la vita dei cittadini più deboli, i senza dimora, calcolati in poco piu' di 50 mila in Italia - ricorda l'associzione nella nota - In tante città si puo' e si deve fare di piu' allargando, soprattutto in questi giorni, l'ospitalità notturna che - solo per fare un esempio - a Roma si limita a soli 335 posti in più per la stagione invernale rispetto ai 2.500 già disponibili (di cui 1.500 circa offerti dalle associazioni) mentre sono quasi 8 mila le persone che nella Capitale dormono all'aperto o in sistemazioni precarie".

 

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