Roma
Emergenza siccità, blitz in sede Acea. Il Presidente Saccani è indagato
Sequestrati i documenti relativi alle captazioni del lago di Bracciano
Acea Ato2, indagato per inquinamento ambientale il presidente Paolo Saccani. Perquisizioni negli uffici di piazzale Ostiense, in cerca dei documenti relativi ai prelievi di Bracciano. La Procura indaga sulla crisi del lago.
Ancora un guaio relativo al lago di Bracciano, ancora Acea protagonista. Gli uffici di Acea Ato 2, in piazzale Ostiense, sono stati perquisiti nella mattina di giovedì dai carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Roma, che hanno sequestrato i documenti relativi alle captazioni dal lago di Bracciano. L'atto istruttorio è stato disposto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia, che ha ricevuto diverse denunce in merito alla criticità ambientale che sta interessando il tristemente celebre bacino. Gli inquirenti hanno così delegato ai militari le indagini, disponendo la perquisizione tramite la notifica di un avviso di garanzia per inquinamento ambientale. Nell'occhio del ciclone il presidente di Acea Ato2, Paolo Saccani. È il numero uno della multiutility il destinatario dell'avviso di garanzia ed è ora indagato per inquinamento ambientale.
Intanto il Tribunale delle acque ha rigettato il ricorso di Acea sulla sospensiva dello stop ai prelievi dal lago di Bracciano ordinato dalla Regione Lazio. La decisione della Regione Lazio di sospendere i prelievi dal lago, infatti, non è per il tribunale l'unica ragione per cui il rischio di un razionamento delle acque è diventato reale. Nel dettaglio il tribunale ha respinto la richiesta cautelare "evidenziato che la dedotta impossibilità di effettuare l'inevitabile turnazione nell'erogazione del servizio di distribuzione dell'acqua a parte dei cittadini del comune di Roma Capitale appare una conseguenza non imposta in via esclusiva dall'ordinanza impugnata da quest'ultima invero si evince che Acea Ato2 potrà adottare 'misure compensative' per contrastare gli effetti dell'azzeramento del prelievo in contestazione, con ciò volendosi riferire alla possibilità di individuare, eventualmente con l'ausilio di altre autorità competenti in materia, anche altri rimedi purché compatibili con il veduto divieto di prelievo", si legge nel provvedimento.